La via assordante strepitava intorno a me.
Una donna alta, sottile, a lutto, in un dolore
immenso, passò sollevando e agitando
con mano fastosa il pizzo e l’orlo della gonna
agile e nobile con la sua gamba di statua.
Ed io, proteso come folle, bevevo
la dolcezza affascinante e il piacere che uccide
nel suo occhio, livido cielo dove cova l’uragano.
Un lampo, poi la notte! – Bellezza fuggitiva
dallo sguardo che m’ha fatto subito rinascere,
ti rivedrò solo nell’eternità?
Altrove, assai lontano di quì! Troppo tardi! Forse mai!
Perchè ignoro dove fuggi, né tu sai dove io vado,
tu che avrei amata, tu che lo sapevi!
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli 2022
© 2018 - il Chaos. All rights reserved.
"il Chaos"
Rivista online di arte e cultura
Tutte le immagini che non presentano il logo "il Chaos" sono prese da internet. Qualora foste i legittimi proprietari, basterà una segnalazione tramite email e provvederemo subito a rimuoverle.
Lascia un commento