L’arte di Marc Chagall in un fiabesco e onirico sogno d’amore

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By Mara Auricchio

L'arte di Marc Chagall in un mondo onirico e fiabesco

Osservando la summa  delle opere di Marc Chagall non si ammirano solo le opere dell’artista, ma sembra quasi di riuscire a vedere attraverso i suoi occhi brillanti. Viene concesso con grazia di entrare in un mondo onirico dalle infinite soluzioni. Si vola nel blu intenso dei cieli, si avvertono i profumi dei suoi fiori caotici pieni di vita ed energia, si incontrano strani animali da insoliti colori.

La libertà e l’amore in un mondo onirico e fiabesco

Il mondo di Marc Chagall è stato da sempre definito “dei sogni” perché attraversa le strutture e le convinzioni del reale e si apre alla più totale libertà delle emozioni. Una visione che di “infantile” mantiene lo stretto rapporto con la parte immaginifica ed emotiva che nei bambini è più sviluppata ma che, non per questo, la rende lontana dalla realtà. Le linee incuranti di schemi, le diverse tecniche giustapposte all’interno della stessa opera, i colori liberi da accostamenti premeditati, danno pieno respiro all’anima dell’artista e di chi ne ammira l’opera. 

Un’arte profondamente innovativa e avversa ad ogni sorta di conformismo, pervasa dalla volontà di rappresentare l’essenza più reale delle cose che inevitabilmente corrisponde alle emozioni. Lontano dalle influenze dei suoi tempi, Marc Chagall non abbracciò mai una precisa espressione artistica. Si affrancò dalla geometria e dalla rappresentazione intellettualizzata del cubismo, come dalla riproduzione fedele e quasi fotografica dalla realtà. Fu ostile all’astrattismo e alle diverse forme dell’espressionismo. La sua arte voleva catturare la semplice realtà e trovò nella natura fiabesca e nella fantasia gli strumenti ideali per riuscirci.

Marc Chagall. Un viaggio nella vita dell’artista

L’arte di Chagall tocca diversi temi e momenti della sua vita. Ce ne sono alcuni però che tornano insistentemente, sottolineando la grande influenza che hanno avuto nella sua arte. Quindi scene e paesaggi relativi all’infanzia e alla tradizione russa, i sogni e le fiabe, i riferimenti al mondo sacro con scene tratte dalla la Bibbia, e il punto focale della sua opera: un amore che sfida la forza di gravità.

Alcuni capolavori sono stati visti da pochi e raramente perchè appartengono ad importanti collezioni private. Osservando i diversi quadri si passeggia attraverso le fiabe e i sogni, l’infanzia, la religione e l’amore di Marc Chagall. Se ne ripercorre l’intera vita dal 1925 fino alla morte, sintesi della cultura ebraica, russa ed occidentale.

Ci sono molte rievocazioni di un’infanzia lontana trascorsa in Russia, fortemente legata alle influenze dei musei e dell’arte popolare. La tradizione russa si ritrova anche in riferimenti ad animali tipici di quel preciso immaginario culturale, alle icone e ai lubki – colorate stampe popolari dotati di una semplice didascalia -. Invece gli anni trascorsi a più riprese a Parigi sono quelli degli incontri importanti. Avrà modo di conoscere molti grandi scrittori e poeti, tra cui La Fontaine, al quale lo unirà lo sguardo magico, la fantasia e l’ironia, ma soprattutto le fiabe, fondamentali nella produzione di entrambi gli artisti. Sulle tele di Marc Chagall spesso fanno capolino i clown e il loro circo magico, pieni di fascino per l’artista. Un mondo bohémien ricco di colori, che gioca in equilibrio tra il reale e il sogno, che seduce ed incanta tra clown, musiche e giocolieri.

Un volo nell’arte

La sua produzione celebra soprattutto l’amore in tutte le sue manifestazioni. Ammirando i quadri si provano tutte le emozioni dei giovani innamorati, dall’infatuazione all’amore eterno. Si fluttua nell’aria leggeri e senza peso, sembra quasi di ascoltare i violini e di avvertire una leggera brezza di luna e delicati profumi floreali. Ma il sogno viene reso realtà. Ci si perde tra i sogni di Chagall, ma si entra nei quadri, si sperimenta un mondo fuggevole, evanescente, e per un attimo sembra davvero possibile riuscire a cogliere il senso della bellezza e della sua arte.

Si potrebbe quasi riunire tutta la sua attività di pittore nell’unico e universale concetto di Amore. Un autentico amore per la vita – che ha mosso ogni sua decisione -, per la sua moglie Bella, per il Sacro individuabile nella ricerca della cultura ebraica e nelle letture bibliche, ma sopra ogni cosa l’amore per l’amore stesso, per la natura, i colori e gli odori, le emozioni.

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