Nel nuovo modo di concepire le mostre ed interessare sempre più il pubblico dei visitatori, Firenze inaugura “Da Vinci Experience”. A diritto si pone tra le esperienze sensoriali più interessanti degli ultimi tempi. La mostra è accolta nella piccola e graziosa piazzetta di Santo Stefano. La chiesa omonima del 1100 oggi è sconsacrata e riaperta al pubblico per l’occasione.
Grazie all’uso dell’alta tecnologia, viene offerta allo spettatore un’esperienza sensoriale completa e travolgente. Un video mapping con centinaia di immagini digitalizzate ad alta definizione, inserti video in full Hd e una colonna sonora diffusa a 360° in Dolby surround, introducono lo spettatore nel mondo di Leonardo Da Vinci. L’esposizione multimediale vuole avvicinare alla comprensione del genio fiorentino. Racconta il suo eclettismo, volgendo una particolare attenzione alle macchine che costruì, significative innovazioni nella scienza e nella tecnica.
«Li omini perseguiranno quella cosa della qual più temano. Cioè saran miseri per non venire in miseria.» – Leonardo Da Vinci
‘Da Vinci Experience’. I Codici di Leonardo finalmente riuniti
La prima sala espone i Codici Leonardeschi, realizzati nel 1964 secondo il “Progetto Leonardo” della casa editrice Giunti. Sono state raccolte le riproduzioni facsimile e dettagliate per tutelare gli originali – custoditi in musei sparsi per il mondo – e permetterne allo stesso tempo lo studio. Infatti dall’impossibilità di riunire facilmente i Codici in una unica mostra, è nata l’Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo Da Vinci”. 998 documenti riproducono fedelmente il colore della carta e dell’inchiostro originale tramite accurati sistemi moderni. Ogni Codice è anche corredato di trascrizioni e commenti per una maggior comprensione.
Tra quelli presenti alla mostra, hanno destato particolare attenzione i Codici Forster e quello Trivulziano. Gli originali dei primi sono conservati al Victoria and Albert Museum di Londra, per il preciso studio su pesi, macchine idrauliche e geometria. Invece il Codice Trivulziano al Castello Sforzesco di Milano è interessante per gli approfonditi studi architettonici, gli schizzi preparatori delle grandi opere e alcune considerazioni di linguistica e letteratura. È emozionante poter vedere da vicino le riproduzioni dell’ Autoritratto di Torino e dell’Uomo Vitruviano, che nel tempo l’immaginario collettivo ha reso simboli stessi di Leonardo Da Vinci.
«Uno disse ad un altro: “Tu hai gli occhi mutati in istran colore”. Quello li rispose: “Egli è perché i mia occhi veggono il tuo visto strano.» – Leonardo Da Vinci
Le macchine di Leonardo e l’ Oculus-VR regalano esperienze fuori dal tempo
Si entra nel cuore della mostra con i modelli, realizzati dalla bottega artigiana “Martelli” di Firenze, che illustrano le abilità ingegneristiche del fiorentino per eccellenza. Le macchine esposte, a grandezza naturale e in scala, sono state costruite a partire dai progetti minuziosi di Leonardo. Dalla catapulta al carro armato, dalla barca a pale all’ala battente, dalla bombarda alla vite aerea e a tanti altri ancora. Tutte sono esposte agli occhi dello spettatore, che non può fare a meno di immaginarlo a lavoro per realizzare queste creazioni.
Possono considerarsi una vera e propria anticipazione della sala successiva dedicata all’ Oculus VR. Grazie agli appositi occhiali virtuali, che permettono di avere una visione 3D firmata Orwell, si entra in contatto con lo studio di Leonardo, da cui si accede virtualmente a ben tre postazioni. Improvvisamente ci si trova a dirigere la barca a pale che naviga sul fiume, e a combattere nel carro armato e a comprendere la fisica del volo della vite aerea e dell’ornitottero .
L’ultima sala del “Da Vinci Experience” è definita dalla classica impostazione dei progetti Experience. Lo spettatore viene circondato ed avvolto in immagini multimediali. Sulla colonna sonora diffusa in Dolby surround, è possibile ammirare il genio di Leonardo in tutte le discipline. Vengono proiettati gli schizzi preparatori delle grandi opere, l'”Uomo Vitruviano”, gli studi sull’anatomia del cavallo, ma anche i ritratti più conosciuti. Grande attenzione è stata data alla “Gioconda” e al “Cenacolo”. La resa dei dettagli e il sottofondo musicale commuovono alla vista di opere che ancora oggi fanno vibrare il mondo di un contenuto che rende sacra l’arte e la fà divina.
«Chi poco pensa molto erra.» – Leonardo Da Vinci
























