‘Cenando sotto un cielo diverso’. Il buon cibo che fa beneficenza

Cenando sotto un cielo diverso

Alla fredda vigilia del mese di dicembre si è svolto a Napoli l’evento di beneficenza “Cenando sotto un cielo diverso”. Una serata indimenticabile il cui scopo è stato quello riaffermare due valori facilmente sottovalutati: l’importanza della condivisione e dell’altruismo. Affacciata fieramente sul panorama notturno del napoletano, Villa Domi ha aperto i suoi grandi e affascinanti saloni per l’occasione. Le sale sono state organizzate in modo da accogliere gli ospiti nel modo più elegante e allo stesso tempo caloroso possibile. Più di 100 chef hanno collaborato, mostrando e offrendo assaggi di alcune delle  loro pietanze migliori, preparate con i prodotti più caratteristici del nostro amato territorio.

‘Cenando sotto un cielo diverso’ si impegna nel sociale

Non c’è cosa più bella di promuovere la cucina – con alcuni tra i migliori chef, pizzaioli, panettieri e pasticcieri al mondo – e condividere non solo un accostamento di sapori e ingredienti, ma anche la felicità. L’abbondanza di cibo in questo evento equivale all’abbondanza di affetto. Sapere di condividere quell’affetto facendo del bene a chi è più sfortunato è un’esperienza che non ha prezzo.

“Cenando sotto un cielo diverso” è nato dall’iniziativa della Dottoressa ed esperta in food&beverage Alfonsina Longobardi con la collaborazione dell’Associazione “Tra cielo e Mare”. L’Associazione si impegna ad abbattere le barriere soprattutto sociali che ci sono tra persone “normali” e persone con disagi psichici e fisici, nella maggior parte dei casi dettate dall’ignoranza, fornendo uno speciale contatto attraverso la gioia di un pasto caldo. Non si dimentica poi di valorizzare il territorio sia con i frutti della sua terra che con le bellezze storico/culturali che ospita. Per questa edizione il ricavato della serata è stato devoluto in beneficenza per donare dei giocattoli per Natale ai bambini del Santobono Pausillipon e costruire un laboratorio ludico didattico per le persone affette da schizofrenia.

Gli assaggi più gustosi della serata

Non c’è pietanza migliore che sazi il palato più di quella che sazia tutti gli altri sensi prima. Questa è la descrizione più appropriata che potrebbe venire in mente ripensando alle apparecchiature delle tavole, al gusto ricercato e insolito dei piatti serviti. Ogni chef ha riprodotto dei veri e propri “capolavori in miniatura” in un imbastimento vivace di colori e profumi che incuriosivano l’occhio prima di ogni altra cosa.

Il primo piano è stato dedicato interamente ai piatti di entrance, e di panetteria. Alcuni di questi erano a base di pesce, come gli gnocchi alla crema di zucchine e gamberetti. Altri decisamente molto più elaborati, come il cannolo di fagioli ripieno di tartare di fassona e polpa di pomodoro su acqua di scarole, crema di parmigiano e crumble di olive nere. Sono stati proposti tanti piatti, tra cui pepacella irpina ripiena di noci e nocciole, riduzione di vino cotto e spuma di pane alle alici, gateaux di mare. Riso al pomodoro con seppia in estrazione di rape rosse, rapa rossa in osmosi con il succo di pompelmo, maionese alla rapa rossa e yogurt al caffè. E ancora tartare di vitello su un battuto di scarola, acciuga di cetara e la sua colatura.

Molti altri invece sono stati assaggi più tradizionali come panini ripieni, rustici, pagnotte, fritti, panettoni e mustaccioli colorati natalizi. Il tutto servito con i migliori assaggi di vino. Salendo al secondo piano, iniziavano le distese di primi di ogni genere tra cui rigatoni con crema di cime di rapa  e spiedini di capesante fritti. Infine distese di dolci, cioccolatini ripieni – alcuni addirittura al vino – accompagnati da liquori molto particolari.

Il progetto SANA FOOD

Molto importanti sono state le dimensioni delle porzioni presentate. Le piccole quantità hanno permesso di prendere molti assaggi e soprattutto evitare gli sprechi di cibo. In tal modo non solo ci sono stati meno rifiuti, ma è stato anche promosso l’health prevention, ossia la prevenzione della salute, di cui il progetto SANA FOOD (ideato dal Dr. Langella) si fa promotore.

È infatti molto salutare mangiare un po’ per volta, magari intervallando con una passeggiata tra un morso e l’altro. In questo modo si dà tempo al nostro corpo di sentirsi sazio ed evitare di ingerire quantità non necessarie di cibo in modo frettoloso. Inoltre, l’uso di un unico calice personale per le bevande ha evitato anche l’uso smodato di bicchieri di plastica. Un mare di iniziative positive, insomma, inviati in maniera poco invadente a tutti i presenti in un’unica serata!

“Cenando sotto un cielo diverso” è di sicuro un format unico per tanti motivi svoltosi in un’atmosfera di completa serenità e condivisione. Passeggiando tra le bellissime sale e giardini di Villa Domi, si riscopre la parte più autentica dell’essere umano. Il valore delle persone si fa sentire forte e lotta insieme per la speranza di maggiore empatia ed altruismo nel mondo, con il gesto forse più semplice di tutti: spezzare un pezzo di pane.

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