
“Soul” di Pete Docter è il coronamento di un percorso della Pixar che pone al centro l’animo umano e i sentimenti. I riferimenti alle opere precedenti della casa di produzione sono numerosi e ben evidenti. Le emozioni sono indagate nel dettaglio come in “Inside Out” – dove i sentimenti assumono addirittura forma corporea – e non manca la tematica del viaggio alla riscoperta del piacere dell’essere vivi, presente nel coloratissimo “Up”. La musica, altra protagonista indiscussa del film, si intreccia alla narrazione per costruire la storia di un’anima che cerca la sua strada, allo stesso modo di “Coco”.
«C’è una bolla nell’infanzia che ti fa fare tutto con innocenza. Poi, quando cresci, scoppia e diventi consapevole dei limiti, dei giudizi, delle pressioni sociali e cose simili» – Pete Docter
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“Soul” è una metafora sul senso della vita. I protagonisti, Joe Gardner e 22, sono due anime smarrite alla ricerca della gioia di vivere. Tuttavia i due personaggi hanno percorsi e peculiarità completamente differenti e permettono di analizzare il tema esistenzialista da due punti di vista opposti. Un’anima che non ha mai voluto nascere e un’anima che si aggrappa disperatamente alla vita offrono spunti di riflessione diversi, ma ugualmente interessanti.
Qual è il messaggio di “Soul” e cosa insegna. La Divina Commedia della Pixar sul senso della vita
“Soul” racconta una storia di smarrimento spirituale in bilico fra il mondo reale e una dimensione ultraterrena. In una sorta di parallelismo con Inferno, Canto V, Divina Commedia, Pete Docter costruisce il percorso allegorico dei personaggi, in particolare Joe. È proprio lui ad aderire maggiormente alla figura di Dante nella Divina Commedia. A differenza del poeta, non sono lussuria e superbia ad attanagliare la sua anima, bensì una profonda apatia e insoddisfazione. Ha perso la gioia di vivere, i suoi sogni sono stati soffocati da una realtà frustrante. Nonostante la passione per la musica, conduce un’esistenza piatta, priva di qualsiasi slancio verso il futuro.
«Sai, le anime perdute non sono molto diverse da quelle nella bolla. Stare in bolla dona gioia, ma quando la gioia diventa ossessione avviene il distacco dalla vita.» – Spartivento
Quando viene catapultato nel Pre-mondo, Joe incontra finalmente la sua guida, 22. Sebbene sia un’anima mai nata, 22 ha molta più esperienza di Joe nel mondo ultraterreno. 22 ha l’importante compito di condurre Joe alla consapevolezza di aver vissuto una vita vuota e decisamente poco appagante. La leggera ingenuità di 22 – per la prima volta in un’esistenza umana – funge da traino per la coscienza di Joe. Come Virgilio guida il sommo poeta attraverso le pene dell’inferno fino alla confortevole salvezza del purgatorio, così 22 conduce Joe verso un cammino di redenzione che lo porterà ad amare la sua vita e a riscoprire le piccole gioie dell’esistenza.
«E come il naufrago che col respiro affannoso, gettato dal mare sulla riva, si volta e guarda alle acque pericolose da cui è scampato, così il mio animo, che ancora era in fuga, si voltò indietro ad osservare il passaggio che non lasciò mai passar vivo nessun uomo.» – Divina Commedia, Canto I
In “Soul” la musica jazz è metafora della vita
Per Joe Gardner la musica è la ragione di vita. È per questo motivo che il jazz è fondamentale nella narrazione. La scelta di questo genere musicale non è dettata dal caso. La musica jazz è nota per la sua natura spontanea, spesso nata dall’improvvisazione, è la melodia adatta per dare voce diretta all’anima del musicista ed esprimere tutta la sua essenza suonando.
In “Soul” il jazz assume un significato ancora più profondo e diventa metafora dell’esistenza umana. Così come in questo tipo di musica è fondamentale saper improvvisare, ugualmente la vita richiede la capacità di affrontare ogni situazione, anche quelle inaspettate. La musica jazz non demonizza gli imprevisti, ma li sfrutta a proprio vantaggio per poter creare una melodia unica e preziosa. Allo stesso modo un essere umano può fare tesoro dei propri errori per acquisire una maggiore consapevolezza di sé.
«Sono nato per suonare. È la mia ragione di vita.» – Joe Gardner
Il jazz è fortemente legato all’anima. Questo genere di musica non è collegato a degli schemi fissi, al contrario è in continuo mutamento ed è ispirato principalmente dai sentimenti. La quotidianità influisce sull’artista in modi differenti e del tutto soggettivi. Per questo la musica jazz è strettamente personale. Nel caso di Joe, il jazz rappresenta il legame con suo padre ed è la sua “scintilla”, ossia ciò che gli permette di dare vita a tutta la sua creatività e di comprendere il senso della vita.
La filosofia dietro i disegni del capolavoro Pixar
In “Soul” anche i disegni sono accuratamente studiati per veicolare un messaggio. In particolare giocano un ruolo fondamentale nel sottolineare il grande distacco fra il mondo terreno e il Pre-mondo. La New York di “Soul” è realizzata in modo estremamente realistico, i colori sono caldi, variegati e con molti chiaroscuri. I volumi dei corpi dei personaggi sono accentuati in modo da farli sembrare quasi tangibili. Nel mondo umano i dettagli, i colori e la verosimiglianza al reale tendono a rispecchiare le strutture mentali attraverso cui viene percepito il circostante.
Nel Pre-mondo, invece, già si è oltre la finitezza della visione umana. Qui le figure sono bidimensionali, i colori sono freddi e le linee astratte danno vita a forme stilizzate dai contorni spigolosi . In un mondo propedeutico all’aldilà -e quindi alla comprensione dei misteri cosmici- le linee astratte e le figure ridotte ai minimi essenziali, la semplificazione estrema del disegno rispecchia il graduale abbandono degli schemi umani. L’Universo si affaccia e così la vastità senza limiti della conoscenza e del pensiero, che non può essere costretta in forme stabili e precisi, ma vive nella linea astratta e libera. I guardiani del Pre-mondo vengono da una piena conoscenza dell’immensità e per questo sono resi da poche linee, non hanno bisogno di una defizione corporea. Il minimo indispensabile del disegno gli permette di interfacciarsi con le piccole anime, più definite perchè pronte per scendere sulla Terra.
22 si pone a metà tra questi due concetti. Vive nel Pre-mondo, non ancora sulla Terra ma nemmeno nell’aldilà, quindi il suo design è semi-corporeo. Questo indica che non è ancora pronta a scendere sulla Terra, tuttavia la sua coscienza è in via di formazione. Lo stile di disegno di 22 presagisce il suo destino finale: trovare la sua “scintilla” e iniziare la sua vita sulla Terra come essere umano.
La vita scorre a ritmo di musica
«Musica nera d’improvvisazione! Uno dei nostri grandi contributi alla cultura americana. Almeno provaci, Joey!» – Ray Gardner
Come suggerito dallo stesso titolo, dalla duplice valenza, la musica, soul/jazz, è un linguaggio artistico che parla direttamente all’anima. Si intreccia all’esistenza diventandone parte integrante. Una posizione predominante la ricopre anche nel montaggio. La musica accompagna e descrive le varie scene come se fosse una voce fuoricampo. Nel mondo terreno i generi variano dal soul, al funky all’immancabile jazz. I suoni sono morbidi e densi, arricchiti da rumori ambientali in sottofondo per rendere al meglio la caotica realtà della città di New York.
Il piano e gli strumenti a fiato abbracciano le scene ambientate sulla Terra rendendole intime e accoglienti. Al contrario il mondo delle anime è accompagnato da musiche realizzate tramite sintetizzatori che rendono l’atmosfera eterea e solenne. I brani realizzati con il sintetizzatore scandiscono il ritmo di un mondo distante e inaccessibile, rendendo le scene ambientate nel Pre-mondo eleganti e suggestive.







