“David Bowie – The passenger” di Andrew Kent: immersivo e intimista

Il Museo Pan apre la stagione autunnale presentando la mostra “David Bowie- The passenger by Andrew Kent”, in mostra dal 24 settembre 2022 al 29 gennaio 2023. L’esposizione, curata da Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di Ono Arte, è un viaggio immersivo e intimista teso a mostrarci l’iconico cantante inglese attraverso le oltre 60 foto, oggetti, suppellettili e costumi di scena.
Il famoso fotografo americano Andrew Kent affida alla memoria delle sue fotografie un momento preciso dell’ascesa al successo di Bowie: il periodo di trasformazione tra il 1975 e il1979.

Lunga è la gavetta che porta Bowie al successo, culminata con l’ esperienza americana dell’ album “ Young Americans” e il film “L’uomo che cadde sulla terra” dopo il periodo statunitense il performer britannico decide di rifondare la propria carriera e tornare in Europa.

David Bowie dalla paura di volare all’Isolar tour del 1976

In un’intervista alla Cbs del 1976 David Bowie raccontò di un sogno, in cui suo padre lo ammonì dicendogli di non volare più. David, per cinque anni( 1972-1977), non prese più l’aereo e per raggiungere l’ Europa – ed esibirsi per la seconda parte dell’ Isolar Tour – scelse la nave Leonardo da Vinci. Ad accompagnare il Duca bianco attraverso l’Europa, oltre al fotografo Andrew Kent, c’èra il cantante Iggy Pop e Coco Schwab.

Coco gestirà nel corso di tutti gli anni settanta la vita professionale di Bowie, organizzando non solo le giornate del cantante, aiutandolo a non sprofondare nelle droghe e negli eccessi, ma, soprattutto, ad allontanare alcune amicizie gravitanti attorno al cantante inglese. Le 26 tappe dell’ Isolar Tour per l’Europa sono raccontate attraverso le foto di Kent e rappresentano un vero e proprio diario di viaggio, ricco di immagini del tour, delle performance e dei principali luoghi, piazze e stazioni del vecchio continente come: la Piazza Rossa di Mosca, Victoria Station di Londra e la Berlino Est durante la Guerra Fredda.

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Andrew Kent ha il privilegio di poter catturare attraverso l’obiettivo il Bowie privato, quello che sorseggia placidamente un calice di vino nella sua stanza d’albergo o che fuma con i suoi amici per le strade delle città europee. Il viaggio speculativo sul pianeta Bowie non si limita alle foto,infatti, sono presenti riviste dell’epoca e cimeli del Duca Bianco, tra cui le chiavi dell’hotel di Mosca, poster e videoclip sia musicali, sia contenenti alcune delle migliori interpretazioni del Bowie attore.

Bowie: intramontabile icona di stile

Bowie sarà per sempre ricordato, al di là delle sua musica, come icona di stile e antesignano di una cultura dell’iperbole. Caleidoscopici, eclettici ed esasperati erano gli abiti indossati durante le sue performance, testimonianza di una personalità che travalica i concetti preesistenti proponendo un cultura androgina e fluida molto prima che fosse connotata dall’attuale epoca contemporanea.

La sezione allestita in collaborazione con il corso triennale di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con il coordinamento della professoressa Rossella Piergallini si focalizza sui costumi di scena che modulano l’evoluzione degli alter-ego dell’artista britannico da Ziggy Stardust ad Aladdin Sane, fino al sottile Duca Bianco. Tante personalità diverse albergavano nell’ animo di David Bowie, uno dei più grandi artisti della scena musicale del ’900.

David Bowie è vestito di blu cobalto, sullo sfondo una vetrata bianca che lascia vedere lo sfondo azzurro del cielo.  L'occhio blu di David risalta a contrasto con quello marrone

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