
“Lunch atop a Skyscraper“ (“Pranzo su grattacielo”) è stata attribuita a Charles Ebbets. Molti sono stati i rifacimenti, spesso in chiave ironica, di questo originale scatto. È infatti una delle più famose immagini della storia della fotografia, nota anche ai meno esperti. Eppure, nonostante la sua fama, ancora oggi non si ha alcuna certezza sul suo autore.
“Lunch atop a Skyscraper” di Charles Ebbets?
Nel 1932, la mattina del 20 settembre al RCA Building, uno dei 14 grattacieli dei Rockefeller, ben tre fotografi passeggiavano sulle sue travi: Charles Ebbets, Thomas Kelley e William Leftwich. Il motivo è legato alla grande campagna pubblicitaria messa in atto per promuovere proprio il “Rockefeller Center“, di cui questo edificio era stato pensato per essere il più grande. Prevedeva anche una serie di fotografie degli operai al lavoro durante la costruzione del grattacielo. A differenza di altri scatti celebri della fotografia analogica, questo è nato con uno scopo esclusivamente pubblicitario. La foto ritrae 11 operai intenti, durante la pausa lavorativa, a mangiare seduti su una trave d’acciaio a 260 metri di altezza su Manhattan.
Non si tratta di un momento immortalato nella sua genuina spontaneità, ma di una foto composta e studiata a tavolino a fini pubblicitari. In origine la scelte ruotava intorno diverse pose. Gli operai avrebbero dovuto giocare a pallone oppure schiacciare un pisolino sulla stessa trave d’acciaio. Chiaramente venne prediletta la scena del pranzo. Lo scatto fu subito pubblicato sul supplemento fotografico del giornale “New York Herald Tribune“ del 2 ottobre. Incontrò il favore del pubblico ed un immediato successo. Tutti questi uomini che lavoravano felici e scanzonati, nonostante il pericolo giornaliero della grande altezza, divennero il simbolo della resilienza americana durante il periodo della Grande Depressione e lo scatto un’icona dell’America di quel periodo.
Il pranzo su un grattacielo di un fotografo ignoto
Nel 1985 la foto, insieme alle altre 19 milioni dell’Archivio Bettmann riguardanti la storia americana dalla “Guerra di secessione americana” in poi, fu acquistata dall’agenzia fotografica “Corbis”. Era un’agenzia americana appartenente a Bill Gates, l’unica e la prima a porsi il problema sulla sua paternità. Così nel 2003, in occasione dei cento anni dalla nascita del fondatore, pubblicò annunci su giornali e tv alla ricerca di qualcuno potesse fornire maggiori informazioni sugli operai o sull’autore.
Rispose l’ormai ottantenne moglie del fotografo Charles Ebbets, Joyce Ebbets. La donna aveva trovato nella sua soffitta molti altri scatti della stessa serie insieme alla ricevuta del pagamento effettuato al marito per l’intero servizio: 1.50 dollari. Da allora si attribuisce la foto ad Ebbets, ma una vera certezza non si avrà mai. Anche per le fotografie, a volte, non è tanto importante sapere l’autore, quanto ciò che rappresenta per chi la osserva.