Gli Artisti del gusto tornano nel mondo dell’enogastronomia partenopea armati di pentole e padelle con un Festival di tutto rispetto, svoltosi nell’incantevole cornice di Villa Diamante, nella panoramica Posillipo. Le pietanze sono state proposte e declinate come vere e proprie opere d’arte in miniatura, ma ciò non sorprende, di questo si tratta in fondo: una creazione che calibra sapientemente i sapori, soddisfando tutti i sensi per adempiere al suo ultimo fine artistico.
Proprio nel nome di questo connubio si è svolta l’edizione del Festival 2020 che ha simboleggiato la riunione delle persone (nel pieno rispetto delle norme anti-covid) dopo un periodo di separazione cosi prolungato. Ancora una volta il cibo torna ad adempiere alla sua primaria funzione: quella di unire le persone, creare un legame che a partire dal palato finisca col dar vita ad un momento di vicinanza e condivisione. Gli Artisti del gusto si sono così riuniti per presentare le loro ultime creazioni ed hanno soddisfatto le aspettative che il Festival prospettava.
L’evento, organizzato e ideato da Angela Merolla, ha potuto contare sul sostegno e la presenza di Edda Cioffi, in fase di presentazione, e degli chef stellati Peppe Aversa, Giovanni De Vivo e Paolo Gramaglia oltre l’executive chef Luigi Barone. Si è potuto assistere ad un tripudio di piatti tra primi, sperimentimetazioni, pizze fritte e al forno e dolci, con immancabile degustazione di vini.
All’ingresso, tra i primi a presentare il proprio piatto, lo chef Claudio Lanuto con un assaggio della costiera amalfitana. In un piccolo calice per finger food, una tartare di ricciola condita con olio, limone e timo, una salsa di mozzarella e crumble al limone sfusato amalfitano. Lo chef Carmine Ben Mohamed ha proposto una calamarella ripiena del suo quinto quarto su crema di friarielli, cimette e tuile di pane cafone. Un ritorno ai fondamentali si è avuto con il cannolo fritto di totano ripieno di purè di patate presentato da Cuomo Ermina. Tra il dolce e il salato si colloca la curiosa proposta dello chef Giuseppe Zacaria con una cheescake salata a base di mozzarella di bufala con una confettura di corbarino e un biscotto al basilico. A seguire un infinità di dolci, liquori e la costante presenza dei vini.
Un festival ricco di proposte dettate dal rispetto per la qualità dei prodotti e la sperimentazione di abbinamenti sempre nuovi e studiati nello studio delle consistenze, dei sapori e dell’impatto visivo.
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