I Carros de Foc portano dal Nevada la primavera a Napoli

Una primavera ricca di eventi sta invadendo Napoli. Spinti da questo vento foriero di novità son approdati dalla Spagna i Carros de Foc. Non possiamo dire con certezza se siano approdati via mare sul litorale di Bacoli o atterrati per via aerea. Fatto sta che il Nabilah, noto beach club napoletano, e “Travelers” in partnership con “Visit Naples” hanno realizzato proprio in questi giorni quella che promette essere una delle manifestazioni più spettacolari e sbalorditive mai viste in città.

Dal Burning Man a Napoli. 25 aprile il giorno dedicato all’aria

Carros de Foc è una compagnia di Alicante. Come dice il termine stesso dovrebbe viaggiare via terra, perché loro producono carri. Questi carri però hanno una particolarità, quella di sorprendere in maniera sempre nuova gli spettatori. Infatti al Nabilah i Carros più rappresentativi inneggiano all’acqua, all’aria e al fuoco.  I tre elementi sono stati scelti per tre date: 22, 25 aprile e 1 maggio.

La compagine spagnola è diventata famosa in tutto il mondo per le performance al Burning Man che si tiene nel Nevada. Un festival diventato così glamour da vedere la partecipazione anche di star del calibro di Katy Perry e Paris Hilton.  Lì gli spagnoli hanno spopolato con la loro ballerina gigante.

Il 25 parile a Napoli lo spettacolo si è fatto promulgatore della European Whale Day, la giornata Europea di salvaguardia delle Balene. Sul litorale di Bacoli hanno preso vita aquile giganti, carri inneggianti al Dio del Mare, spettacoli di danza in mare e di tessuto aereo, saltimbanchi, giocolieri e tante altre attrazioni.

Inoltre una band musicale composta da chitarra acustica, basso, sassofono, percussioni e uno stravagante front-man ha intrattenuto e condotto un po’ l’evento. Gli artisti coinvolti erano tutti di un livello interessante e il leitmotiv era fare spettacolo.

I Carros de Foc trasportano il Nabilah in un luogo senza tempo

C’è un particolare molto bello che ha caratterizzato questo tipo di evento. Qua e là, in giro per il Nabilah, si potevano trovare delle maschere da indossare. C’erano anche truccatori e chi voleva poteva trasformarsi in attore per un giorno. Infatti i Carros son bravi proprio in questo: non fanno solo spettacolo, ma fanno fare spettacolo.

Carros de Foc e Nabilah hanno creato il contesto perché avvenisse l’evento. Hanno offerto lo scenario. Ma il vero show è venuto fuori dall’interazione tra gli spettatori stessi e tra spettatori e attori. Era bello vedere persone già vestite in maniera estemporanea, già predisposte a far festa.

I costumi dei performers invece avevano un fascino particolare perché li configuravano come viaggiatori del tempo, o meglio senza tempo. Gli occhiali da aviatore o i cappelli cilindrici, i particolari panciotti, le divise militari o i baffi arricciati: ogni particolare si mostrava al mondo e rendeva l’evento unico nel suo genere.

La trilogia Air, Water, Fire diventa quindi un caleidoscopio che lascia libero spazio all’ispirazione dei partecipanti. Un mondo iper-reale, una realtà ingigantita, appunto, per tornare sulla grandezza dei personaggi dei carri. Un momento in cui poter essere veramente se stessi, senza paura di sentirsi bizzarri.

È proprio da questa interazione tra fantastico e reale, tra immaginazione e creatività che nasce lo show. Nelle foto scattate al Nabilah ogni partecipante può ritrovarsi più bello, più affascinante, più sicuro di sé. Ma soprattutto sorprendersi di essere stato capace di improvvisare un’espressione, un canto, un passo di danza che normalmente pensava di non poter possedere.

Ovviamente non per forza tutti sono tenuti a interagire, si può solo anche passeggiare sorseggiando un drink in questo intenso museo di umanità all’aperto. La location del Nabilah è azzeccatissima per questo.

Bacoli quindi prende nuova vita. La primavera è foriera di follia e allegria e i Carrose de Foc arrivati via, mare, terra o aria non si sa, ma sicuramente venuti da un luogo lontano e imprecisato nel tempo. Un luogo però presente nell’animo di ognuno di noi. Portano con sé la voglia di rifiorire, una voglia che a Napoli ormai si respira da alcuni anni e che come ci ricordava Macròn ultimamente, citando Stendhal, rende Napoli insieme a Parigi una delle due indiscusse capitali d’Europa.

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