
Democrito non capiva ciò di cui parlava, Newton mangiava metalli pesanti, mentre Darwin cucinava animali esotici. Eppure tutti loro sono considerati dei geni, dei talenti unici e irripetibili. Per quale motivo? Nello spettacolo “Il genio non esiste e a volte è un idiota” andato in scena al Teatro Immacolata si prova a dare una risposta convincente a questo interrogativo. Con il suo caratteristico umorismo irriverente Barbascura X presenta al pubblico una carrellata di scienziati ed altri personaggi considerati geniali e li priva della loro aura di intoccabilità, mettendone in luce gli aspetti più oscuri.
«Ormai tutto e chiunque è definito genio. Oggi definiamo genio qualsiasi persona ci ispiri.» – Barbascura X
‘Il genio non esiste e a volte è un idiota’ di Barbascura X riflette sull’assurdità delle para-scienze
Dissacra le figure ammirate della comunità scientifica mostrando il loro lato più irrazionale. Marie e Pierre Curie erano assidui frequentatori di una sedicente veggente, mentre Alfred Russel Wallace era un convinto spiritista. Isaac Newton, dal canto suo, era alchimista e teneva un diario dove annotava il sapore di tutti i metalli che assaggiava. Fra una battuta pungente sul livello di mercurio presente nel corpo di Newton e un’osservazione sull’originalità del nome di Bombastus von Hohenheim, Barbascura X fa una riflessione sulla pericolosità delle para-scienze, come l’alchimia e lo spiritismo. Le sedute spiritiche e la ricerca dell’elisir di lunga vita hanno convinto anche i più insospettabili scienziati, da sempre considerati fari di cultura e razionalità.
Ancora oggi le para-scienze esercitano un incredibile fascino sull’umanità, portandola addirittura a dubitare dell’affidabilità del metodo scientifico. Il complottismo e la diffidenza verso la comunità scientifica sono sicuramente dei problemi centrali per la società del ventunesimo secolo. Lasciarsi travolgere da un irrazionale misticismo è molto più semplice dell’ostinata ricerca di prove schiaccianti. Chiunque può ritrovarsi ad essere vittima dell’illogicità e di credenze infondate, perfino un genio (o presunto tale). Se Wallace – uno dei padri della teoria dell’evoluzione – era profondamente convinto dell’esistenza degli spiriti, cosa impedisce ad una “persona comune” di fare altrettanto?
Albert Einstein è il genio disadattato che ce l’ha fatta
Fra i tanti personaggi presentati e demitizzati in “Il genio non esiste e a volte è un idiota” spicca indubbiamente Albert Einstein, il celeberrimo fisico passato alla storia per la sua teoria della relatività. Prima di essere consegnato alla gloria eterna grazie alle sue strabilianti scoperte scientifiche, il giovane Einstein era essenzialmente un disagiato sociale. Aveva un lavoro modesto in un ufficio brevetti – ottenuto tramite la raccomandazione di un amico – e aveva conseguito la laurea con pessimi voti, saltando anche diversi corsi universitari. Dopo aver assistito alla scena di un imbianchino che cade dalla sua impalcatura, Einstein avrà l’illuminazione che lo porterà in seguito ad elaborare la famosa teoria della relatività generale. In questo caso, il genio è emerso grazie ad un colpo di fortuna. Albert Einstein quindi è stato solo fortunato?
Sarebbe semplicistico ridurre il tutto ad una questione di fortuna. Sicuramente la buona sorte ha giocato un ruolo importante nelle sue scoperte scientifiche, ma in realtà Einstein ha raggiunto il successo dedicandosi con profonda dedizione ai suoi studi. Non si è lasciato scoraggiare dal fatto che David Hilbert – il più famoso fisico e matematico dei suoi tempi – fosse intenzionato a trovare la formula matematica della relatività prima di lui. Oltre alla fortuna, quindi, perseveranza e dedizione sono la chiave per il successo.
«Nel 2011 il Premio Nobel per la fisica è stato dato a dei tizi che avevano notato che, non solo le galassie si allontanavano ad un ritmo crescente, ma lo facevano con un’accelerazione crescente. Hanno utilizzato una formula matematica identica a quella di Einstein, più una piccola correzione e la costante che Einstein aveva aggiunto per lasciare l’universo statico. Aveva ragione, anche se aveva torto.» – Barbascura X
Barbascura X, il pirata che naviga nel mare della scienza
Conosciuto dai più grazie al suo canale Youtube, Barbascura X è in realtà un chimico specializzato nel recupero di sottoprodotti della lavorazione industriale. Si definisce un pirata, i suoi follower sono la sua ciurma e, proprio come un esperto nocchiere, guida il suo pubblico nell’infinito mare della divulgazione scientifica. Spettacolo dopo spettacolo porta in giro per l’Italia una rappresentazione ironica ed irriverente che coniuga idiozia ed intelligenza in un mix efficace e di sicuro successo. Ben lontano dall’essere un semplice spettacolo comico, “Il genio non esiste e a volte è un idiota” di Barbascura X è un’acuta riflessione sul concetto di genio e sul fatto che, in certi casi, il genio non sia nient’altro che il frutto di un grande colpo di fortuna. Ne è la conferma Democrito, il filosofo che prima di tutti ha usato il termine “atomo”, pur non avendo nessuna idea di che cosa si trattasse.