
L’intravidi quel pomeriggio,
che sgusciava via come un ladro,
attento a non lasciare tracce dietro di sé…
Strappò le sue lettere,
e sul suo corpo
cancellò ogni impronta.
Dimenticandosi
che non ci sono crimini perfetti.
L’intravidi quel pomeriggio,
che sgusciava via come un ladro,
attento a non lasciare tracce dietro di sé…
Strappò le sue lettere,
e sul suo corpo
cancellò ogni impronta.
Dimenticandosi
che non ci sono crimini perfetti.
Non si può amare solo con la voglia di amare.
Con il voler amare.
Con il voler restare.
Con il crederci.
Con io lo amo.
Perché poi non basta.
Non regge.
L’amore non basta per amare.
Bisogna che ci sia la storia, per amare.
La vita, per amare.
Non bastano le parole, per amare.
Neanche quelle giuste, bastano.
Neanche le parole d’amore bastano per amare.
Dobbiamo fare una passeggiata.
Dobbiamo cenare insieme.
Leggere un giornale.
Andare a fare la spesa.
Fare una cosa insieme.
Che sia nostra.
Che siamo noi.
Non basta fare sesso per fare l’amore.
Anzi.
Ci vogliono i baci.
Ci vuole anche solo stare con la fronte appoggiata alla fronte.
Per amare ci vuole una storia. Da vivere. Vissuta.
Ci vuole tempo.
Non puoi non esserci mai.
Per amare ci vuole una storia. Da fare e raccontarsi.
Non puoi non aver voglia di parlare.
Non puoi parlare sempre.
Una storia da fare insieme.
Non puoi trovare tutto pronto.
Arrivare quando tutto è fatto.
Io amo solo chi fa la giornata con me.
Chi fa la vita con me.
Chi fa la spesa con me.
Chi fa una passeggiata con me.
Chi fa tempo con me.
Chi fa storia con me.
Non amo se no.
Amo solo chi sa stare tutto con me.
Chi parla con me.
Chi torna da me.
Chi chiama per non dire niente.
Chi mi bacia la testa, tra i capelli, passandomi vicino.
Chi mi porta i capelli indietro.
Io non le voglio le romanticherie.
Voglio le cose che sono nella mia giornata.
Voglio che sono con te.
Fatte con te.
Raccontate a te.
E poi ti racconto le cose solo mie.
Che faccio io.
Entro e esco dalla tua vita.
E tu dalla mia.
Come l’ago che cuce .
Come l’ago che per unire, entra e esce.
Tu mi piovi – Io ti cielo.
Tu la finezza, l’infanzia,
la vita – amore mio – bambino – vecchio
madre e centro – azzurro – tenerezza.
Io ti porgo
il mio universo e tu mi vivi.
Sei tu che io amo oggi.
Ti amo con tutti gli amori.
Ti darò il bosco
con una casetta dentro
con tutto il buono che c’è
nella mia costruzione, tu vivrai
contento – voglio che tu
viva contento. Anche se
ti do sempre la mia
assurda solitudine e la monotonia
di tutta una complessissima
diversità di amori –
Vuoi?