Come le dittature possono essere attuali e trascinarci in un impetuoso vortice, ce lo spiega “L’Onda” diretto da Dennis Gansel e uscito in sala ben 10 anni fa.
Reiner Wenger, interpretato da un ottimo Jürgen Vogel, è un professore dalla mentalità anarchica, che insegna in un liceo tedesco come tanti altri. Durante la settimana a tema dedicata allo studio extra-scolastico, è obbligato a tenere un corso sull’autocrazia, ideologia diametralmente opposta alla sua. Ci prova, Wenger, a cambiare cattedra, ma la preside e un collega sono irremovibili. Gli tocca parlare di qualcosa che non sente suo. Ma come fare?
Dopo aver riflettuto un po’, decide di immergersi in una lezione su questa ideologia analizzandone i pilastri principali e i comportamenti. Gli studenti si mostrano un po’ scettici, subito gli vengono alla mente le grandi autocrazie del passato, quali nazismo e fascismo, ma si tratta di una tematica anacronistica e lontano dal loro presente.
Ma il professore ha un colpo di genio, l’idea di fare un esperimento sull’autocrazia. Chiede a tutti se vogliono provare a ricreare le condizioni che hanno permesso l’avvento delle autocrazie. Stupore, poi si accetta, si comincia. Prima di tutto occorre nominare un capo, condizione essenziale, e sarà Reiner per inevitabile acclamazione. Inizialmente tutti dipenderanno dal suo ingegno e si comincerà con iniziative volte ad appianare le singole individualità ed a creare spirito di gruppo. Dalla disposizione dei banchi alla postura da tenere fino alla realizzazione di un preciso protocollo da seguire per poter intervenire nei dibattiti o per prendere le decisioni, tutto viene stabilito con regole da rispettare.
Sembra un gioco, ma Reiner Wenger è sempre serio e presto lo saranno tutti. Non occorre più guidare, basta indirizzare con delle domande e i ragazzi sono propositivi ed entusiasti. Si sceglie un nome per il gruppo e verrà votato “L’Onda”, con una modalità di apparente democrazia. Si decide che la camicia bianca e i jeans saranno la loro divisa, viene ideato un logo, persino un saluto col braccio destro. Entusiasmante per quasi tutti, la voce corre fuori dall’aula, la preside è entusiasta, altri ragazzi chiedono di unirsi alla classe. Un crescendo incontenibile, tanto che uscirà dall’ambito scolastico. L’Onda diventerà un gruppo anche fuori dalla scuola molto coeso e solidale, via via sempre più settario ed estremista: o sei con loro o sei contro. Reiner Wenger perderà il controllo della situazione, quando se ne renderà conto sarà troppo tardi, diventerà parte de L’Onda.
Questo film del 2008 ha persino del vero. I fatti a cui si è ispirato il regista Dennis Gansel sono del 1967, noti come “La Terza Onda”. “The Third Wave” è stato un esperimento per dimostrare l‘attrattiva del fascismo e dell’autocrazia. Tenuto dal professore di storia Ron Jones agli studenti del secondo anno della Cubberley High School – Palo Alto, California – , la sua classe di Storia Contemporanea è stata quindi parte di un realistico studio della Germania nazista nella prima settimana di aprile del 1967.
Siamo di fronte ad un film pieno di significati. Avvincente e sorprendente, è capace di muovere l’adrenalina nel sangue. I colpi di scena sono parecchi, i momenti inaspettati anche, e questo prodotto di qualità ottima sotto ogni aspetto è talmente ben girato che può essere apprezzato anche come semplice film che parla dei giovani. Altra nota favorevole è la colonna sonora, curata dal dj/arrangiatore Heiko Maile, che mette insieme i generi ascoltati da questi ragazzi. Il finale pensato da Dennis Gansel è di una durezza senza compromessi, che va ben oltre i fatti reali ma senza stonare e lasciando un segno indelebile nella memoria. Come sia realmente finita a Palo Alto non si sa, ma sembra che già al quarto giorno l’esperimento sull’autocrazia fu interrotto.
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli 2022
© 2018 - il Chaos. All rights reserved.
"il Chaos"
Rivista online di arte e cultura
Tutte le immagini che non presentano il logo "il Chaos" sono prese da internet. Qualora foste i legittimi proprietari, basterà una segnalazione tramite email e provvederemo subito a rimuoverle.
Lascia un commento