Un’antica leggenda narra la storia del Re Carnevale, un uomo forte e potente.
Le porte del suo cuore generoso e del suo palazzo erano sempre aperte ed un banchetto pieno di leccornie attendeva chiunque vi entrasse.
Ma purtroppo, come troppo spesso accade, la bontà fu scambiata per stoltizia, e i sudditi del sovrano cominciarono a prendersi beffa della sua disponibilità. Il Re, grande e grosso com’era, si nascose allora in cucina, lontano dagli insulti, consolandosi con leccornie e bevande tanto da sentirsi male.
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Rosso rosso in viso e con un pacione grande come non mai, capì che era arrivata la sua fine. Era contento della vita trascorsa, ma non voleva morire solo, proprio lui, il forte e potente Re Carnevale.
Così si ricordò della sua sorellina, Quaresima, una donnina piccola e delicata che aveva cacciato di corte in passato. Mandata a chiamare, lei accettò di stargli accanto negli ultimi giorni di vita e di fargliene vivere altri tre: domenica, lunedì e martedì. In cambio, sarebbe stata l’erede del regno.
Re Carnevale trascorse i suoi ultimi tre giorni divertendosi il più possibile, finchè si spense il martedì sera. Quaresima salì al trono e il suo regno fu ricordato per il duro lavoro e le grosse penitenze applicate al fine di risollevare l’economica del regno.