“La passeggiata” di Marc Chagall è un quadro ricco di colori, forme, con elementi e figure di varie dimensioni, senza dimenticare una certa attenzione per i dettagli, particolarmente trattati nell’espressione di questo significativo capolavoro senza tempo. Dal punto di vista stilistico si avverte l’influenza cubista nella resa di un piano campestre scomposto. Il colore aiuta a dare maggiore chiarezza agli elementi riportati, soffermando l’attenzione sul contenuto dell’opera d’arte.
«Il suo silenzio è il mio, i suoi occhi i miei. È come se lei sapesse tutto della mia infanzia, del mio presente, del mio futuro, come se mi potesse vedere attraverso»
Realizzato tra il 1917 e il 1918, “La passeggiata” è un dipinto a olio su tela conservato nel Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Il centro della composizione è una coppia allegra e felice che si tiene per mano. I due non sono stati scelti a caso, l’uomo che guarda in direzione dello spettatore è proprio Chagall, con accanto sua moglie, Bella Rosenfeld, che vola con disinvoltura nell’aria.
Lo sfondo è interamente dominato dal verde. Si tratta di Vitebsk, luogo di provenienza dei due giovani e punto di riferimento per Chagall come luogo dell’infanzia, della crescita e gran parte della sua adolescenza. Non a caso il successivo trasferimento a Parigi fu vissuto con forte turbamento e le numerose bellezze e attrazioni della città furono del tutto inesplorate dall’artista.
In alto emerge con un tocco decorativo un albero dai piccoli rami e foglie di colore azzurro, sfumato in varie tonalità. Le due figure indossano degli abiti eleganti i cui colori accesi e vivaci non passano di certo inosservati. Marc Chagall ha entrambe le mani occupate: la mano destra mantiene un uccello, simbolo di libertà e amore di entrambi verso la natura, mentre la sinistra raccoglie con dolcezza e preziosità le mani dell’amata.
La scena retrostante comprende numerose case, disposte decisamente in modo precario insieme a qualche albero dello stesso colore, un cavallo e un luogo sacro, probabilmente una chiesa oppure una sinagoga, riprodotta con un tono leggermente rosato per evidenziarne la rilevanza del tema spirituale. In fondo è anche possibile notare una tovaglia rossa ricoperta di fiori, con una bottiglia di vino e un bicchiere.
«La mia patria esiste solo nella mia anima»
L’artista amava ripetere queste parole durante il suo soggiorno parigino. Questo riferimento è fondamentale per comprendere come Chagall non perdesse occasione per dimostrare l’importanza del suo luogo di nascita. Nelle sue opere la località appare e riappare di continuo come un sogno ad occhi aperti.
L’opera rappresenta la testimonianza di un atto d’amore nei confronti dell’amata dopo due anni dalla loro unione. I due si conoscevano e si frequentavano già da tempo, ma decisero di sposarsi soltanto nel 1915. Probabilmente la loro storia d’amore nacque nel 1909, a Vitebsk, città natale di Chagall, dove ritornava spesso per ricongiungersi con la sua famiglia dopo averla lasciata alla tenera età di 22 anni per trasferirsi a San Pietroburgo in cerca di un po’ di fortuna.
Inizialmente la loro unione fu alquanto burrascosa e osteggiata, specialmente dalla ricca famiglia Rosenfeld, che godeva di una certa sicurezza economica, e dalla notevole differenza di età tra i due giovani amati. Nonostante ciò l’amore trionfò e i due convolarono a nozze qualche anno più tardi, per circa un trentennio, fino alla prematura morte di lei avvenuta nel 1944.
«Nelle nostre vite c’è un solo colore che dona senso all’arte e alla vita stessa. Il colore dell’amore»
La donna è rappresentata accanto all’uomo, mano nella mano. I due sono felici, gli sguardi trasmettono un reciproco sentimento d’amore immutabile e trascendente. Il legame che li unisce è talmente forte e incondizionato che neanche un volo potrà mai dividerli.
Bella tende a fluttuare nell’aria con calma e delicatezza, colta da un sentimento profondo e incommensurabile, mantenendo per mano il suo amato, fonte di ancoraggio. Si tratta di un volo leggero e libero, una sensazione che libera anima e corpo. La forza prorompente dell’amore porta via con un volo, libera e allo stesso tempo unisce due anime compatibili e desiderose di stare insieme per sempre.
Il momento è unico e irriproducibile, così come l’euforia che circonda i due giovani amati. “La passeggiata” di Marc Chagall è dominata da una vitalità fiabesca accentuata dai richiami all’infanzia con i colori e l’espressività dei protagonisti.
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