Si intitola “La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato”, il romanzo d’esordio di Giuseppe Piccinno e Vincenzo La Monica. Uscito nell’anno della partenza del cantautore siciliano per il suo ultimo viaggio, consegna alla letteratura la sua capacità di permeare in eterno le vite di chi ha amato la sua arte. Che non è solo musica, ma anche e forse soprattutto poesia.
Il racconto, frutto della fantasia dei due autori, è temporalmente ambientato nell’autunno del 2019. Ha per protagonista Federico Falco, un giornalista che, data la lunga scomparsa dalle scene dell’amato artista, si reca in Sicilia per indagarne le cause. Appassionato cultore del percorso artistico ed umano di Battiato, Federico cerca di capire cosa gli è accaduto e di dare risposta alla domanda che, da fan, continua a tormentarlo. Se si fosse nascosto assecondando la vocazione all’assenza che ha in passato caratterizzato alcuni illustri siciliani (come per esempio Ettore Maiorana)?
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“La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato” di Giuseppe Piccinno e Vincenzo La Monica. Romanzo esistenziale-musicale
I due protagonisti del romanzo sono Battiato e il giornalista che cerca di scoprire cosa gli è accaduto.
Federico dunque avvia la sua indagine. E scopre innanzitutto che la villa dove si era ritirato Battiato, nel paesino di Milo, ai piedi dell’Etna, è disabitata. È stata venduta? E soprattutto: dove si è trasferito l’illustre proprietario, di cui restano una musicassetta, una lista autografa con i titoli di dieci brani inediti e il gilet che aveva indossato all’ultimo concerto?
Il giornalista, curioso e personalmente interessato data la passione con cui ha sempre seguito la carriera artistica di Battiato, cerca di capire cosa è accaduto. Parla con alcune persone che potrebbero aiutarlo: il sarto personale del cantautore (quello che ha realizzato il famoso gilet), una donna che faceva le pulizie nella villa, il sindaco di Milo. E trae da quei colloqui alcuni elementi, ma nulla di veramente risolutivo per chiarire il mistero sulla scomparsa di Battiato.
Tra presente e passato: il percorso umano di Federico Falco, giornalista e fan
Nei giorni che trascorre in Sicilia alla ricerca di tracce che possano ricondurre a Battiato, Federico Falco riflette e ricorda momenti del suo passato, quasi sempre sottolineati dalla presenza, musicale e non, del cantautore siciliano.
Il racconto è condito da una buona dose di ironia e manifesta passione anche esegetica per i testi di Battiato -di cui non mancano citazioni e tentativi di interpretazione-. Le pagine di Giuseppe Piccinno e Vincenzo La Monica -in cui ci sono anche rimandi ad episodi reali come il racconto del concerto di Battiato a Baghdad-, si rivelano un’ottima opera narrativa. Non risulta priva di riflessioni anche esistenziali sulla storia del protagonista (che nel corso dell’avventura siciliana perde e ritrova sé stesso) e sul suo modo di affrontare la vita, che i lettori possono ciascuno a modo suo fare proprie.
Le donne, la Sicilia, l’ultimo articolo e l’ultima canzone di Franco Battiato
Particolarmente rilevante, data anche la capacità degli autori di evocare suoni, immagini e profumi, lo scenario in cui si muovono gli attori -parola usata non a caso, dato lo scorrere quasi cinematografico del racconto- protagonisti e comprimari, è quello di una Sicilia legata alle sue tradizioni, anche linguistiche e gastronomiche.
In questo contesto risultano assai significativi i personaggi femminili. Costanza, Melina e suor Edith, ciascuna a suo modo, aiutano Federico nella particolarissima indagine che sta conducendo. E non va dimenticata, in questo senso, Andrea, madre di Costanza, che è immaginata come parte del passato anche di Battiato, rispetto al quale anche artisticamente parlando potrebbe aver avuto un ruolo non secondario -mistero nel mistero-.
Senza svelare troppi particolari, diciamo che il romanzo si conclude con il racconto di un video di Battiato, la (fantasiosa) rivelazione del mistero su una delle sue canzoni più amate e la consegna, da parte di Federico Falco, dell’articolo (molto particolare) per cui era stato mandato in Sicilia ad indagare. Sarà l’ultimo della sua carriera?
Gli autori: “Volevamo esprimere gratitudine per tutto quello che Battiato ci ha donato”
La domanda, questo possiamo dirlo, resterà in sospeso. Ma certamente quello su cui non ci sarà alcun dubbio dopo la lettura di “La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato” è il grande amore che i due autori del romanzo hanno per il cantautore siciliano e per la sua opera.
Come hanno dichiarato in un’intervista, la loro idea di base è stata quella di trovare un modo per omaggiare con gratitudine quello che l’arte di Franco Battiato ha fatto germogliare nelle loro vite. Per farlo hanno scelto carta e penna, da usare però percorrendo la via inedita della narrativa, per aggiungere qualcosa di nuovo su una carriera già trattata in saggi, interviste, discografie commentate e mille altri tipi di pubblicazione.
«Nelle nostre intenzioni il romanzo doveva avere per protagonista, seppure in absentia, Franco Battiato. E doveva aiutare il lettore, divertendolo, a trovare il Vero dentro al Falso. O se preferite il cuore nella fantasia» – Giuseppe Piccinno e Vincenzo La Monica su “La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato” a “Ragusa h24”
Terminato il libro non si può non dire, con simpatia, che lo scopo che i due autori si erano prefissi è stato pienamente raggiunto.
Autore: Cristina di Giorgi