
In Italia è nato un nuovo movimento popolare di politica “dal basso”. Si fanno chiamare “Sardine” perché, come questi pesci riuniti stretti gli uni agli altri in banchi riescono a fuggire dai predatori, così questo gruppo di persone resta coeso nel contrastare gli attacchi dei sovranismi che si sono diffusi in Europa.
Questo movimento nasce inizialmente come flash mob ideato su Facebook da quattro ragazzi bolognesi: Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa. I quattro vogliono superare di numero le 5.500 persone riunite dal leader della Lega Matteo Salvini al PalaDozza di Bologna per la sua campagna elettorale in Emilia Romagna. Così nascono le “6.000 sardine” e si presentano con grande stupore dei presenti ben 15.000 persone riempiendo Piazza Maggiore.
Le Sardine scendono in piazza. Gattini e pinguini sorgono in risposta
La peculiarità di questo movimento è scendere in piazza senza partiti, senza simboli e senza insulti, uniti soltanto dalla voglia di contrastare l’odio dilagante e la cattiva politica italiana. Salvini ha risposto loro sui social creando il gruppo Facebook “Gattini per Salvini”, con l’immagine di un gattino che addenta una sardina. Non è però il solo gruppo creato come risposta alle Sardine, perché un insieme di diciassette leghisti, sempre su Facebook, ha usato un altro animale ben diverso: il pinguino.
Le Sardine rispondono agli antagonisti colpo su colpo. Hanno pubblicato sui social il proprio personale manifesto d’intenti, che in poche righe consiste nel liberarsi dalle forze populiste. Inoltre lo stesso termine “Sardina” è un acronimo delle qualità che i manifestanti proteggono e vorrebbero per il Paese: Solidarietà, Accoglienza, Rispetto, Diritti Umani, Integrazione, Non violenza, Antifascismo. I dimostranti usano la cultura contro la paura e l’amore contro i messaggi di odio.
Il movimento però non si ferma qui, anzi, si sta diffondendo in tutta Italia e nel resto d’Europa e non solo. In ben quaranta città italiane è stato raccolto l’appello e ci saranno presto nuove manifestazioni a riempire le piazze. Un gruppo di “Sardine Atlantiche” si è ritrovato persino a New York e un altro ancora ad Anversa, in Belgio, e altri persino in Canada.
Da Nord a Sud aumentano sempre più
Salvini però non molla e ha annunciato che sarà presente in una piazza riempita dalle Sardine, a Rimini. Il movimento di tutta risposta non si fa cogliere impreparato e gli organizzatori hanno asserito che al “Pesce Palla” – riferendosi allo stesso Salvini – si risponde con la versione cartacea di tanti pesci palla, preparati appositamente per lui, da mostrare in rigoroso silenzio così da non abboccare alle provocazioni. Dopo Bologna è stata la volta di Modena. Ben 7.000 Sardine si sono riunite in Piazza Grande per contrastare la candidatura della senatrice leghista Lucia Borgonzoni alla guida dell’Emilia Romagna, sostenuta da Matteo Salvini. Poi ancora in 10.000 a Modena in Piazza Duomo. A Sorrento con il nome di “fravaglie” – piccoli pescetti – ci si ritrova a Piazza Veniero con 500 persone. Il caso di Sorrento è peculiare poiché ci si ribella, oltre che a Salvini, alla scelta di campo dei sindaci di Sorrento e Positano passati alla Lega.
Alla domanda sul ruolo effettivo di questo movimento, il cofondatore Mattia Santori afferma che si tratta di “anticorpi” che agiscono per riattivare la coscienza politica in Italia, riappropriarsi della politica e contrastare le derive violente riemergenti nel Paese. La prima fase di sviluppo di questo movimento terminerà il 14 dicembre a Roma. Ci si ritrova in piazza discutendo di politica, cantando “Bella Ciao” e difendendo i valori fondanti della Costituzione Italiana, dall’antifascismo alla non violenza. Non c’è un identikit della “sardina tipo”, è un movimento che unisce tutti nell’esasperazione causata dalla politica di questi tempi. Ancora non si sa quale sarà il futuro di questo movimento, ma il centrosinistra plaude all’iniziativa.