
“Ti porterà fortuna” di Luciano De Crescenzo è un libro pubblicato nel 2014. Nasce dall’incontro con una giovane studentessa che decide di contattarlo per svolgere la propria tesi di laurea in filosofia insieme a lui.
«Mi sono permessa di disturbarla per un motivo: sto per laurearmi alla triennale di Filosofia e sono in cerca di un argomento originale da discutere nella seduta di laurea. Un giorno, mentre leggevo per l’ennesima volta la sua “Storia della filosofia greca” mi sono chiesta: perchè non sviluppare una tesi sul mio scrittore preferito?»
Tra una punta di ironia e l’altra e con l’immensa arte poetica che lo ha sempre contraddistinto, Luciano accetta piacevolmente la proposta, finendo per fornire il quadro più bello di sempre di una Napoli come la conoscono in pochi: nei suoi odori, nei suoi sapori, nei suoi spazi, nella sua arte e nella sua immensa poesia.
«Solo nella mia città posso mostrarti come mi sono formato. Potrai osservare il mondo che ha orientato la mia esistenza, il mondo che ha fatto di me un napoletano in ogni istante della mia vita.»
Luciano De Crescenzo inaugura un dialogo a cuore aperto tra generazioni lontane
L’ingegnere napoletano, questa volta, lascia tutti di stucco decidendo di rivolgersi ad una giovane protagonista, Carla. Quest’ultima è la voce di un gruppo: i giovani della sua età interessati alla scoperta, alla conoscenza, alla cultura napoletana e non, con cui Luciano ha intenzione di stabilire un contatto.
Con uno sguardo acuto e al contempo disincantato, passando da Corso Umberto al Vomero, attraversando i vicoletti di San Gregorio Armeno fino ad arrivare a Mergellina. De Crescenzo dipinge meticolosamente il ritratto di una città genuina, nei suoi sapori e nei suoi odori. Ci porta – oltre che nei luoghi caratteristici di Napoli – nei meandri più profondi del suo pensiero, dispensando massime su concetti importanti come l’amore, che, se accompagnato dalla giusta dose di dubbio, è segno di buona salute.
«Diffida dalla tolleranza illimitata, spesso coincide con la noia […]. Meglio un possibilista “fino a quando ti amerò lo farò con tutta me stessa. Ma potrebbe anche finire domani”. Questa è onestà sentimentale.»
Luciano De Crescenzo parla di un popolo che sa comunicare, ed è proprio grazie all’aiuto del prossimo che è in grado di superare le difficoltà. Intreccia l’amore con la città di Napoli, passando tra i suoi paesaggi e i suoi ascensori.
«Pensa a cosa accade in ascensore quando sei costretto a salire con un estraneo: avverti un senso di disagio? […] Si chiama “ascensorite”, è mancanza di allenamento nei contatti umani, perchè l’amore, ovvero il desiderio di comunicare con gli altri, non prende l’ascensore, va a piedi. Anche se, forse, a Napoli non è proprio così. Qui può succedere di tutto e l’amore può salire anche in ascensore.»
Parole che toccano delicatamente l’animo e riportano alla mente lo stesso ascensore – un po’ scarrupato, si dice a Napoli – in cui il professore decide di mettere in pratica l’amore in “Così parlò Bellavista”, stabilendo un contatto umano con il dott. Cazzaniga, nuovo arrivato milanese.
‘Ti porterà fortuna’ con il dialetto napoletano e le sue spiegazioni
«La maggior parte dei miei pensieri li formulo in napoletano, o comunque con un accento napoletano.»
De Crescenzo si tuffa allegramente in un bagno di «tengo ‘na raggia ‘n cuollo / me so’ pigliat ‘nu tuossec mai visto» e altre espressioni tipicamente napoletane che straniscono e divertono il lettore al tempo stesso. Un dialetto napoletano che sa di poesia, la stessa che ci mette Luciano De Crescenzo quando ne fornisce alcune spiegazioni:
«”L’aggi a fa’ schiattà ‘n cuorp”, ovvero, “li devo far morire di invidia”, in virtù di un’altra azione classica delle dinamiche psicologiche partenopee: “la messa a’ coppa”. […] “mettere a coppa”, mettersi sopra, sta per ostentare superiorità.»
Superiorità, la stessa che mai, un uomo dalla cultura variopinta come De Crescenzo, ha ostentato nella propria vita. Sebbene la sua perdita abbia lasciato un vuoto incolmabile nella cultura napoletana, la sua esistenza ha contribuito ad arricchire – negli anni – l’animo di chi ne è stato fervente lettore ed ammiratore. “Ti porterà fortuna” è il libro adatto a chiunque voglia approcciarsi alla lettura di Luciano De Crescenzo, utile per conoscere la geniale poesia del malinconico filosofo del quotidiano.