
David Sassoli ce l’ha fatta al secondo scrutinio lo scorso 3 luglio: sarà lui a prendere il posto del forzista Tajani alla guida del Parlamento Europeo. Tra le cariche principali all’interno del Parlamento Europeo, la più importante è senza dubbio quella di Presidente. Il Presidente del Parlamento Europeo viene eletto mediante votazione dei due gruppi parlamentari di maggioranza, in questo caso socialisti e popolari. All’interno di una legislatura, dalla durata complessiva di cinque anni, si alternano due Presidenti il cui mandato è di due anni e mezzo ciascuno.
L’iter politico del nuovo Presidente del Parlamento Europeo
David Sassoli è conosciuto come mezzobusto e volto del TG1, lavora alla RAI dal 1992, approda alla politica portando avanti le idee del padre Domenico Sassoli, esponente di spicco dell’ala sinistra della Democrazia Cristiana (DC). Nel 2009, esattamente dieci anni fa, inizia la sua scalata politica: da capogruppo del Partito Democratico (PD) fino alla mancata elezione a Sindaco di Roma, secondo dopo Ignazio Marino. Nel 2014 Vicepresidente del Parlamento Europeo, oggi corona la sua carriera politica raggiungendone il vertice.
Dal suo discorso di insediamento si evince la sua linea politica europeista e interventista con una forte spinta all’osservazione della politica e dei fatti italiani. Intende modificare i Trattati di Dublino inerenti le migrazioni, favorevole alle ONG e ai porti aperti, cita il motto dell’Unione: “Uniti nella diversità”. Pone l’attenzione sulla questione climatica rivolgendosi direttamente ai ragazzi che riempiono le piazze manifestando con i #FridaysforFuture di venerdì come insegna Greta Thunberg. Cita i padri fondatori, gli italiani confinati nell’isola di Ventotene che idearono il progetto fondativo dell’Unione Europea:
«Dobbiamo recuperare lo spirito dei padri fondatori, lo spirito di Ventotene, di coloro che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza.»
I cambiamenti in Europa con David Sassoli
David Sassoli si scaglia contro gli oppositori del progetto europeo, le forze anti-europee presenti in Parlamento e cita anche la Brexit con la speranza di trovare un accordo, anche se sarà doloroso vedere l’Inghilterra uscire dall’Unione. Sottolinea anche la parità di genere, affermando che “non è abbastanza” il 40% di donne in Parlamento. Insomma si prospetta un gran lavoro e il neoeletto Presidente già si sta dando da fare, infatti, come atto iniziale nella giornata del 5 luglio scorso si è recato alla fermata della metropolitana di Malbeek a rendere omaggio con una corona di fiori alle vittime della strage terroristica del 22 marzo 2016, a Bruxelles, dove persero la vita 32 persone e 320 rimasero ferite. Sassoli afferma in questa occasione:
«Dobbiamo essere sempre molto fermi nella lotta al terrorismo e alla violenza.»
Ma i cambiamenti in Europa non si fermano qui, infatti ora due donne occuperanno i vertici dell’Unione: Ursula von der Leyen, prima donna a guidare la Commissione Europea e Christine Lagarde che sarà la prima donna a dirigere la Banca Centrale Europea sostituendo Mario Draghi. La tedesca Ursula von der Leyen è la seconda donna più potente della Germania, ha occupato posti di rilievo durante i quattro governi della Merkel: Ministra della Famiglia, Ministra del Lavoro e Ministra della Difesa. Fedelissima della Merkel ed europeista convinta, in molti sostengono che il posto di Cancelliera le sia stato precluso in quanto icona gay favorevole alle adozioni per famiglie arcobaleno.
La francese Christine Lagarde pure ha occupato posti di rilievo, ma in Francia, iniziando come avvocatessa divenne Ministra del Commercio nel governo Chirac, Ministra dell’Agricoltura prima e dell’Economia poi nei governi presieduti da Sarkozy. Visti i curriculum delle due grandi donne non posiamo far altro che augurare loro un buon lavoro!