Decreto Sicurezza Bis di Salvini. ONU: legge xenofoba liberticida

Decreto Sicurezza Bis di Matteo Salvini

Il 5 agosto è stato votato il Decreto Sicurezza Bis fortemente voluto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e passato con 160 voti favorevoli al Senato, diventando ufficialmente legge dello Stato. Occorre solamente la firma del Presidente della Repubblica Mattarella, che la apporrà accompagnandolo forse con una lettera in cui esprime i suoi rilievi inerenti la suddetta legge. È quanto accadde l’ottobre 2018, quando ricordò i diritti inviolabili dei migranti sanciti dalla Costituzione e le norme trascritte nei Trattati Internazionali.

Lo scetticismo e il dissenso dell’ONU

L’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani ha condannato Matteo Salvini a causa della violazione dei diritti fondamentali dei migranti e delle norme varate in merito ai salvataggi in mare presenti nel Decreto Sicurezza. L’imputazione a Salvini concerne l’incremento del clima di odio e xenofobia presente nel Paese verso i profughi e le organizzazioni che ne gestiscono gli sbarchi. I decreti del Ministro trasgrediscono le disposizioni riguardanti gli sbarchi in un porto sicuro, non si possono riportare gli emigranti in Libia poiché significherebbe condannarli ai campi di concentramento illegali siti in quelle zone dalle quali cercano disperatamente di fuggire.

L’ONU intende sapere cosa farà l’Italia per non violare i diritti umani e tornare così ad allinearsi agli standard europei in merito alle politiche migratorie. In Europa c’è un clima di forte preoccupazione per via di questo decreto legge e per ciò che prevede, oltre a dare al Ministro dell’Interno poteri che non ha mai avuto in precedenza.

Lente d’ingrandimento sul Decreto Sicurezza Bis

Secondo questa legge composta di diciotto articoli, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha la facoltà di limitare o vietare la sosta, il transito o l’accesso di navi entro i limiti del mare territoriale per motivi di pubblica sicurezza, nel caso in cui fosse stato violato il testo unico sull’immigrazione e sia stato commesso il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre sono state previste forti sanzioni per i capitani delle navi che violino tale divieto, multe da 150mila euro a un milione, inclusa la confisca e la vendita del natante in questione. È previsto anche l’arresto del Comandante della nave in caso di resistenza o violenza contro un’imbarcazione di tipo militare. Sono messi a disposizione anche aumenti dei fondi contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

A far discutere però sono anche le norme inerenti l’ordine pubblico riguardo le manifestazioni. In tal caso saranno puniti i contestatori che utilizzeranno oggetti contundenti con l’intenzione di ledere le forze di polizia o altri manifestanti. Nei cortei delle tifoserie calcistiche è previsto il daspo, in altre parole il bando per i violenti. Lascia perplessi la norma riguardante le minacce a pubblico ufficiale commesse durante le manifestazioni poiché ci si chiede se sia punibile per legge anche la resistenza passiva o di qualsiasi altro tipo. Gli slogan e i cori nei cortei pure rientrano nella norma? E in caso positivo non violano l’art. 21 della Costituzione sulla libertà di espressione? I giuristi sono convinti che questa legge sarà smontata dalla Corte costituzionale, ma staremo a vedere come finirà.

Le ultime imbarcazioni in attesa

Nel frattempo il Tar del Lazio sospende il divieto d’ingresso in acque italiane previsto proprio dal Decreto Sicurezza Bis per la nave Open Arms vista la situazione di eccezionale gravità e urgenza. Quindi sta facendo rotta verso le coste italiane nonostante i numerosi divieti di Salvini. L’imbarcazione presenta a bordo 147 profughi dei quali 32 minori, che dovrebbero approdare a terra per essere soccorsi come disposto dal Premier Conte e dalla Ministra della Difesa Trenta. Anche un’altra nave, la Ocean Vikings con 356 migranti a bordo è in attesa di un porto sicuro dove poter attraccare. Come evidenzia questa situazione, il Decreto Sicurezza Bis non avrà vita facile.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.