
L’albinismo è un’anomalia genetica causata dalla mutazione di uno dei 14 geni che sono preposti alla produzione della melanina, il pigmento che determina il colore della pelle, degli occhi e dei capelli.
Esistono diversi tipi di albinismo e l’assenza di melanina può essere totale o parziale. Le persone albine appaiono bianchissime, con i capelli bianchi, grigi o comunque molto chiari, mentre gli occhi possono apparire azzurri o, in alcuni casi rossi. L’esposizione al sole potrebbe causare problemi che vanno dall’eritema al cancro della pelle e anche la vista può risentirne.
Albinismo e magia. Dalle superstizioni agli omicidi
In alcuni paesi africani gli uomini dalla pelle immacolata hanno da sempre destato meraviglia e stupore. La loro esistenza è stata spiegata con miti, superstizioni e leggende che sono confluiti in numerosi rituali magici.
In una tradizionale famiglia africana la nascita di un bambino affetto da albinismo desta sempre molte preoccupazioni. Credendo che si tratti di una maledizione divina, la prima reazione è la paura. I bambini vengono abbandonati e le madri sono costrette a lasciare la casa. Ma in alcuni casi intervengono guaritori tradizionali, sciamani che attribuiscono agli albini un’aura magica e alle diverse membra dei loro corpi poteri taumaturgici e guaritori.
Da tutte queste credenze e superstizioni ha avuto origine un vero e proprio traffico di esseri umani. Organizzazioni criminali rapiscono e poi uccidono in modo crudele uomini, donne e bambini africani dalla pelle bianca. Ne vendono le parti del corpo da usare come talismani o nelle pozioni magiche. Tutto è oggetto di scambio, dalle dita ai capelli, dalle ossa al sangue.
Un rapporto della Croce Rossa ha scoperto che il prezzo di una mano può arrivare fino a 2.000 dollari. Gli acquirenti sono disposti a spendere persino 75.000 per l’intero corpo umano. Il motivo per cui gli omicidi si svolgono in modo estremamente brutale è la diffusa credenza per cui maggiore è il dolore inferto, maggiore sarà il potere magico degli arti.
Rituali magici e violenze su donne ed uomini albini
Sono stati denunciati anche casi in cui i trafficanti hanno manomesso le tombe degli albini per riesumarli illegalmente e vendere, anche in questo caso, i corpi. A volte sono le stesse famiglie a vendere i propri figli albini a spietati uomini d’affari. E le motivazioni sono soprattutto l’estrema miseria, la vergogna e, ancora una volta, la superstizione. Sembra quasi superfluo specificare che questo non faccia che alimentare anche il traffico di organi umani.
La persecuzione in Africa non si ferma agli omicidi e ai rituali magici, ma è radicata convinzione anche che violentare una donna o un uomo albino possa guarire dal virus dell’HIV. Queste superstizioni hanno come conseguenza non solo il profondo trauma che deriva dallo stupro, ma anche la certezza di contrarre la malattia e di rischiare così la vita.
Questa situazione sembra riguardare ben 23 paesi africani, in un continente dove il tasso di albinismo è il più alto del mondo: circa una persona su 17.000. I paesi dove queste pratiche sono maggiormente diffuse sono il Malawi, la Tanzania, il Mozambico e la zona dell’Africa Occidentale, dove pare che i rapimenti non vengano neanche denunciati.
È ora di porre fine alla persecuzione degli albini in Africa
Nel 2016 l’associazione “Amnesty International” ha presentato un rapporto intitolato “Basta con gli omicidi rituali delle persone affette da albinismo”. Interessa in modo particolare lo stato del Malawi, in Africa, e denuncia i tempi legali oltremodo lunghi quando si tratta di reati ai danni degli albini. La diretta conseguenza è che raramente i colpevoli pagano per i loro crimini e viene garantita alle organizzazioni criminali una sorta di garanzia d’impunità.
Nell’Aprile 2017 “L’Esperto indipendente sui diritti umani delle persone albine delle Nazioni Unite”, la “Commissione Africana sui diritti umani”, il “Comitato Africano degli esperti sui diritti e benessere del bambino” e altre associazioni come l'”UNICEF” e l'”UNESCO” hanno dato vita ad un Piano Regionale D’Azione di 5 anni. Le misure di contrasto al fenomeno riguardano soprattutto campagne di sensibilizzazione, educazione, supporto alle vittime e trattamenti atti a prevenire il cancro alla pelle. Anche altri Stati si sono mostrati collaborativi in questo senso.
In Tanzania, ad esempio, lo Stato ha sospeso la licenza ai guaritori tradizionali. Ha iniziato ad arrestarli ed ha predisposto un luogo dove le persone affette da albinismo possono sentirsi più sicure. Si tratta dell’isola più grande del lago Vittoria, Ukerewe, dove oggi vive una comunità di circa 500 albini cacciati dalle loro comunità di origine. Intanto in Malawi è stata dato l’ordine di uccidere chiunque fosse avvistato nell’atto di rapire un albino per sottoporlo a rituali magici.