Francesco De Leo live all’Off Topic sorprende e conquista

Francesco De Leo live all'Off Topic

L’Off Topic di Torino ha ospitato Francesco De Leo e la sua band, appena tornati da un minitour europeo che vede come penultima tappa la città della Mole. L’artista ligure, che torna a Torino per la prima volta dopo l’uscita dell’ultimo singolo, aspetta fuori dal locale l’inizio del concerto, parlando coi fan che gli fanno domande. Gli interrogativi più ricorrenti riguardano il suo lavoro con Giorgio Poi, cantautore e produttore de “La Malanoche”, il distacco dal progetto musicale dell’Officina della Camomilla e il passaggio da Garrincha a Bomba Dischi, senza dimenticare le perplessità sul salto nel vuoto che può essere stato portare delle sonorità dream pop all’interno della scena musicale indipendente italiana.

Nel panorama indie, che dopo il tour nei palazzetti di Calcutta può dirsi definitivamente sotto le luci della ribalta – e dunque esposto ad un pericolo di appiattimento non indifferente -, il disco “La Malanoche” arriva portando una ventata d’aria fresca. Prevale il chiaro intento di ispirarsi a influenze nuove, prese da un Sud America che al giorno d’oggi è tutt’altro che lontano, vivo e brulicante nella sempre più cosmopolita Milano – dove Francesco ha vissuto -.

Musica sognante di Francesco De Leo

De Leo e la sua band riescono abilmente a portare tutto questo sul palco, trasportandoci nell’immaginario sognante e allucinato de “La Malanoche” fin dal brano di apertura, “Mylena”, che incanta coi suoi richiami a “il sesso e la primavera” e i soffici sinth. Influenze latine-sudamericane, sì, ma non solo: non mancano le citazioni ai Beatles – “Lucy” è una citazione alla loro “Lucy in the sky with diamonds”, controversa dedica all’LSD – e al jazz di Paolo Conte, richiamato varie volte durante il corso di tutto l’album. In “Muse“, Francesco De Leo racconta con ritmo suadente di sere “verde milonga” citando uno dei brani più noti del repertorio del cantante, che omaggia ulteriormente con un’apprezzata cover di Sparring Partner.

Sempre in toni jazz, con luci blu soffuse e un elegante attacco di batteria, presenta “V”, romantica ballad nonché suo ultimo singolo; mentre il sesso, la droga e le favelas brasiliane ritornano in “Heroin Chic” – sicuramente uno dei pezzi più incisivi dell’album – e in “Caracas”, brano vivace e uptempo dalle cadenze latino-americane che fa ballare tutto il pubblico. Presenti in scaletta anche “Le ragazze dello zoo di Torino”, coi suoi riferimenti cinematografici, “Ammazzati”, “Andiamo a rischiare la vita” e “Hangover”, un invito a partire in due per il mare e non tornare mai più.

La crescita e l’evoluzione dei testi e delle musiche

Chi conosceva e apprezzava Francesco De Leo come frontman dell'”Officina” sarà rimasto sicuramente sorpreso da questo cambiamento di rotta nei suoni e nei testi dell’artista. Alle liriche apparentemente no sense sostituisce strofe incisive in grado di creare un immaginario piuttosto vivido, seppure allo stesso tempo sognante e psichedelico. Il passato però non viene eliminato del tutto e, verso la fine del concerto, il cantante intona due brani dell’ormai sciolta – speriamo non per sempre – band: “Un fiore per coltello”, probabilmente il loro pezzo più noto, e “La tua ragazza non ascolta i beat happening”, un altro successo dell’Officina conosciuto ai più grazie alla cover de “Lo Stato Sociale”. Il concerto all’Off Topic si chiude con questo brano, al quale però Francesco De Leo fa seguire un intermezzo di improvvisazione e soddisfa la richiesta a gran voce di un bis riproponendo “Muse”.

In ultimo, impossibile non menzionare la band elettropop Lumo, già vincitori nel 2017 del contest “Pagella Non Solo Rock”, che nell’aprire la serata  all’Off Topic stupiscono con un ottima performance e un rock condito da virate elettroniche decisamente inaspettate.

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