“Notti Brave After” di Carl Brave. Un giovane per i giovani

Notti Brave After di Carl Brave

Carlo Luigi Coraggio. Come sarebbe a dire Chi? Probabilmente il cantautore/rapper del momento, il produttore più in voga e “cool” del Paese e sicuramente il più eclettico e variopinto a calcare i palchi di tutta Italia. Chiaramente parliamo di Carl Brave, il re indiscusso del nuovo pop tricolore. Dalle 500 copie dell’esordio con “Polaroid” nel 2017 (Bomba Dischi) al fianco di Franco126, un’ascesa incredibile con tanto di doppio Disco di Platino e tante, tantissime collaborazioni grazie soprattutto al suo primo lavoro da solista, “Notti Brave” a cui è seguito “Notti Brave After”, di Carl Brave.

Note e bravura. L’ascesa inarrestabile di Carl Brave.

E non sembra essere da meno il seguito del primo, apprezzatissimo LP del ragazzone Romano, tutto basket ed hip-hop. Ripercorrendo infatti il glorioso solco inciso dal suo predecessore, l’EP “Notti Brave After” prosegue anche il fortunatissimo filone dei featuring. Sui 7 inediti, sono ben 4 le collaborazioni presenti in questa produzione della Island Records.

Uscito lo scorso 30 novembre su tutti i maggiori servizi di streaming musicale online e CD. Il vinile sfoggia una bellissima copertina che ritrae dal basso Carl seduto gambe penzoloni nella solennità dell’occhio del Pantheon, come ormai prassi nel suo linguaggio. La calata romana è il collante che tiene assieme e fa da filo conduttore, da un capo all’altro, lungo tutta la produzione dell’artista. Ma non solo, perché comune denominatore resta sempre la narrazione, schietta e sincera, precisa e specifica, della realtà contemporanea vissuta attraverso il punto di vista – e gli ormai proverbiali occhialetti tondi – del carismatico classe ’89.

“Notti Brave After”, più cinematografico di un seque

Il lancio di “Notti Brave” era stato affidato al feat. con la giovane e brava Francesca Michielin – la super hit “Fotografia”. Proseguiva poi con altri artisti decisamente più o meno coetanei, sia affermati, come Giorgio Poi, Coez, Gemitaiz, Frah Quintale, Pretty Solero, Emis Killa, Franco 126, che meno conosciuti come Federica Abbate, Ugo Borghetti – presente anche in After ndr. –  e Beatrice Chiara Funari. Il singolo che ci ha spoilerato questo “After” vanta la partecipazione di un artista italiano decisamente vecchia scuola come Max Gazzé.

La sede scelta per presentazione del singolo è stata il palco della 12esima edizione di X-Factor, a dir poco perfetta per la musica di chi usa vocoder e slang romanaccio. Non è da tutti riuscire ad ammaliare e convincere un bassisista e cantautore old school come Max Gazzé, facendo non solo in modo di fargli cantare con l’autotune gli “Hey” del più millenial dei trapper, ma anche strappando lui parole di apprezzamento ed addirittura di encomio. Il nuovo che avanza e che lo fa decisamente bene, quindi, a partire appunto da “Posso”, che sfiora i 50 milioni di ascolti solamente tra YouTube e Spotify. Beat che smuove il b-side anche dei più ingessati, sound fresco e melodia orecchiabile che entra subito in testa sono le fondamenta perfette per un testo intergenerazionale, nella riscoperta del romanticismo però con “Roma” con l’iniziale maiuscola.

«Posso, posso, posso, posso, posso | Stringerti la mano | E dirti cose che non | Posso, posso, posso, posso, posso | Dire in italiano ma in romano sì che | Posso, posso, posso, posso, posso.»

Carl Brave legge e descrive la contemporaneità

Romanticismo che si palesa nella declinazione più nostalgica e attuale possibile nelle rime di “Merci”, il secondo singolo estratto da “Notti Brave After” di Carl Brave. Dai risvolti social a quelli autoreferenziali nel racconto della vita da pischelli romanacci, senza fronzoli, senza giri di parole.

«Silenzio un altro gruppo di Whatsapp | C’è mio cugino che si ammoglia»

«Quel mi piace tattico lo so che è un autogol | Perché t’appare e sicuro vai a rosicare»

«Abbiamo litigato e poi mi hai tolto il follow»

«E rubavamo gli stemmini dei Mercedes | Con un Bacardi Breezer sforzandoci di bere | Abbiamo fatto le imbarcate in motorino | Sotto la pioggia, sotto tsunami di vino»

Neorealismo del XXI secolo allo stato puro. Nel proseguo dritto e ostinato del filone intrapreso ormai da anni da parte di uno degli interpreti, c’è da dirlo, che maggiormente e con più efficacia riesce a descrivere e condensare le esperienze di vita vissuta più allargate e coinvolgenti per il pubblico cui fa riferimento. Ovvero per tutto il parterre di fan ed aspiranti Coraggiosi che, chissà, magari seguiranno l’esempio di Carletto. Forse riusciranno a smuovere con una ventata di pop sano, studiato e orecchiabile il vecchiume che attanaglia il nostro Bel Paese.

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