“Se tornerai” degli 883 è stato uno di quei brani che hanno fatto la storia, Max Pezzali racconta dell’amico morto per droga. Voci e parole che hanno segnato la generazione di chi si è rivisto nel corso della crescita in questi ragazzi così semplici, così umani, quasi anti-divi. Con le loro canzoni hanno dato il giusto spazio nel contesto della musica italiana al punto di vista di una generazione che si sentiva diversa da quella precedente, un po’ persa, senza idee chiare ma con voglia di fare, di scoprire, di vivere alla propria maniera.
Un vecchio brano degli anni ’90, gli anni della dance music, del grunge, delle boyband e delle notti magiche. Li abbiamo amati un po’ tutti e un po’ tutti li abbiamo messi troppo in fretta nel dimenticatoio. Gli 883 sono stati un gruppo musicale pop rock italiano fondato e composto inizialmente da Max Pezzali e Mauro Repetto, hanno raccontato le vecchie storie appartenute alla ”Generazione X” degli anni ’80 italiani.
“Se tornerai” degli 883 tra amore e droga
“Se tornerai” è un brano scritto da Max, tratto dall’album ”La dura legge del gol!” del 1998, dal netto tono intimo e nostalgico, sembra che il cantante abbia scritto il testo in base ad un’esperienza vissuta sulla propria pelle per la perdita di un amico d’infanzia. Un giorno Max Pezzali scoprì che l’amico era morto: si erano persi ormai di vista da anni e lui aveva perso contro la droga. Il ”vecchio ragazzino” degli anni ’90 non cantava solo di sogni e illusioni, con questo brano è riuscito ad affrontare tematiche attuali e per nulla facili con toni delicati.
Tanti ragazzi che in quegli anni vivevano in strada con amici, calcio, miti e poco più, si sono rispecchiati in brani come questo e hanno visto il proprio amico «andare in giro con quegli altri» perdendolo di vista… Il modo di raccontare le emozioni in maniera così tenera e sincera, un po’ da ragazzino sognatore, ha senz’altro avvicinato Max ai giovani italiani di quella generazione diventando uno di loro, un amico in più. ”Se tornerai” degli 883 fa tornare nel passato, ricorda le giornate trascorse con i pochi amici di sempre con cui ci si scambiava pelle e anima.
«Ti ricordi quell’estate in moto anche se pioveva, tentavamo un po’ con tutte, cosa non si raccontava, ci divertivamo anche con delle cose senza senso, questo piccolo quartiere ci sembrava quasi immenso.»
Max Pezzali canta il dolore per l’amico perso e il tempo che li ha divisi
Il tempo passa per tutti, gli amici crescono, condividono le prime esperienze, amorose e professionali. Giochi, calcio, botte e una vita che aveva un sapore vero e genuino di felicità… Poi le strade si dividono e ci si osserva quasi da lontano, distratti dal presente, si perdono i ricordi e i momenti del passato tornano con un carico di nostalgia. «Ti ricordi quelle strade, in moto anche se pioveva» è il verbo di un passato che proprio non va via e che pare dividere e non unire questi due vecchi amici. Stavolta la storia non finisce con un lieto fine.
Leggendo il giornale una mattina, Max Pezzali seppe che l’amico era morto per droga «steso su quella panchina», stroncato dalle cattive abitudini… così, in preda ai ricordi e alla nostalgia, scrisse i primi frammenti struggenti di “Se tornerai”.
«Se tornerai, magari poi, noi riconquisteremo tutto, come tanti anni fa, quando per noi forse la vita era più facile. Forse è stato il tempo, forse quella solitudine che ci portiamo dentro, troppo grande per noi»
“Se tornerai” degli 883 è l’omaggio fatto dal gruppo all’amico perso, che «forse se l’è cercata» o «forse non è stato forte», ma la cui storia sarà sempre custodita tra le note di questa canzone… la storia di un’amicizia, d’un tempo andato, di anni che sembrano non poter più tornare. Riascoltare gli 883 fa sentire a casa chi è cresciuto come ”una volta”, come negli anni 80-90, tra strada, botte, sapori, esperienze ed amori con qualcuno che era sempre lì a farti compagnia dallo stereo con le sue canzoni , sempre accanto: «come tanti anni fa… »