Thunderstruck degli AC/DC. Le stranezze di un brano puro rock!

Thunderstruck degli AC/DC

Uno dei brani più celebri degli AC/DC: “Thunderstruck”. Scritto da Angus Young, Malcolm Young i due fratelli chitarristi australiani, fondatori del gruppo, il brano è stato il primo singolo estratto dal dodicesimo album in studio “The Razors Edge”. È un pezzo che trasmette un incredibile senso di velocità ed energia. Ha un’anima prettamente rock, soprattutto per quel famigerato riff di chitarra e la ripetizione quasi ossessiva della parola “thunder”!

La rock band, nata a Sidney nel 1973, non è estranea al fulmine, visto che lo ha utilizzato anche nella rappresentazione del logo del proprio nome. Nome che rappresenta l’acronimo di “Alternate Current – Direct Current” (corrente alternata –  corrente continua), suggerito dalla sorella di Angus e Malcolm Young, Margaret, che lo aveva letto su un’aspirapolvere.

Thunderstruck/Thunder e un riff indimenticabile!

Il brano è stato ispirato da un turbolento viaggio in aereo di Angus Young. Quando il velivolo, attraversando un violento temporale, venne colpito da un fulmine, i passeggeri vennero presi dal panico e Angus dichiarò «di essermela fatta sotto di brutto». Anche il titolo è un chiaro riferimento all’episodio e sta ad indicare l’attimo in cui qualcuno si risveglia da una scossa, o viene spaventato positivamente ricordando l’esplosività di certe sensazioni fisiche. Non a caso si parla di thunderstruck – fulminato, scioccato – piuttosto che di thunder. Le due parole vengono utilizzate entrambe nella canzone: la prima 15 volte e la seconda 5. Ma ascoltandola tutta, vengono pronunciate molto di più: ben 34 volte! Alcuni dicono che sia una specie di tributo a Bon Scott, l’ex cantante degli AC-DC trovato morto in una macchina per un’intossicazione da alcool a quasi 34 anni.

Il brano ha l’anima del puro rock e ciò che lo ha definitivamente consacrato al mondo della musica immortale è il veloce e complesso riff di chitarra elettrica! In realtà dalle parole di Angus sembra che proprio il riff, una delle parti di chitarra più difficili da eseguire, sia nato quasi per errore, eppure già con la forza di caratterizzare ancora di più lo stile musicale della band.

«È iniziato da alcune piccole note che stavo suonando con la chitarra. L’ho suonato a Mal (Malcolm Young) e lui ha detto “Oh, ho un’idea per un buon ritmo che starà bene nella parte successiva”. Abbiamo costruito la canzone da quello. C’abbiamo giocherellato per alcuni mesi prima che tutto andasse a posto. Dal punto di vista dei testi, era solo una questione di trovare un buon titolo… Abbiamo inventato questa cosa del tuono, basata sul nostro giocattolo preferito d’infanzia ThunderStreak, e sembrava avere un buon suono.»

“Thunderstruck” degli AC/DC. Il video della point of view

Il video ufficiale del brano è stato girato alla Brixton Academy di Londra, il 17 agosto del 1990. Per creare una visione omogenea della location a tutti i partecipanti vennero regalate e fatte indossare delle magliette bianche che riportavano sul davanti la scritta “AC/DC – I was Thuderstruck” e sul retro la data della registrazione. Il palco era stato allestito con un pavimento trasparente, per far si che le telecamere posizionate sotto potessero inquadrare dal basso la performance della band, e in modo particolare la classica “duck walk” di Angus.

Ciò che rende unico nel suo genere il video associato a questo brano, è una scelta molto particolare riguardo le inquadrature da adottare, che contribuirà all’eccezionalità del brano. Si tratta della tecnica del “point of view”, in cui la scena viene inquadrata esattamente dal punto di vista di uno dei personaggi, come se la si vedesse attraverso i suoi occhi. E quale poteva essere il punto di vista principale se non quello degli strumenti musicali? Infatti, la prima inquadratura è della bacchetta del batterista Chris Slade, per passare poi al pubblico in delirio e al manico della chitarra inquadrati dalla paletta della stessa chitarra. In queste primissime scene, Angus Young suona il famoso riff con una sola mano. In realtà in tutti i live il riff viene suonato chiaramente a due mani, perché ad ogni singola nota corrisponde un contestuale colpo di plettro, impossibile da fare con una mano sola.

A parte queste inquadrature sceniche, il video presenta delle incongruenze che lo rendono forse ancora più d’impatto: in alcune scene Malcom Young ha la maglietta azzurra con i bottoni, in altre la canottiera e Angus indossa il berretto ma in certe scene non ce l’ha.

Tutte le curiosità più strane di “Thunderstruck”!

Grazie al suo ritmo dirompente, “Thunderstruck” degli AC/DC può essere impiegata praticamente per qualsiasi situazione. È stata utilizzata, infatti, come colonna sonore di film, promo e spot pubblicitari. Nel 2016 è stata scelta come colonna sonora dello spot dell’iPhone 7. Per sottolineare la resistenza dell’apparecchio all’acqua, un atleta usciva in bicicletta per allenarsi proprio durante un forte temporale, posizionando lo smartphone sul manubrio.

In questo ambito la canzone ha anche un bel primato: è una delle canzoni più costose nella storia del cinema! Il brano per essere inserito nel film del 1999 “Varsity Blues”, commedia giornalistica prodotta da MTV, è costato 500.000 dollari, una cifra esorbitante che i produttori accettarono di pagare.

Ma “Thunderstruck” degli AC/DC non smette mai di far parlare di sè. È stata usata anche per nobili fini come la ricerca contro il cancro. Un gruppo di ricercatori della University of South Australia, ha scoperto che le micro particelle utilizzate per la somministrazione di farmaci antitumorali, migliorino la loro efficienza in presenza di musica. Sembra, infatti, che le vibrazioni causate dalla musica a queste micro particelle di silicio facciano rimbalzare il farmaco chemioterapico, inducendolo a coprire la cellula cancerosa in modo più uniforme. La canzone che il team ha usato intenzionalmente proprio per il suo ritmo incalzante è stata “Thunderstruck”!

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