
È la tua voce che mi tranquillizza.
È il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi,
quel nomignolo che mi riservi.
È il fatto di immaginarti perché non posso vederti.
È dovermi figurare la smorfia della tua bocca.
È che sei tu.
E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede.
Per quanto cerco di trattenermi, se si tratta di te, io sono felice.