“The Greenhouse” di Pierre-Auguste Renoir risplende per la gioia di vivere

“The Greenhouse” di Pierre-Auguste Renoir (“La serra”) è un luminoso quadro impressionista, in cui la delicatezza della donna contamina la natura in una complessiva armonia che irradia gioia di vivere.

«Mi piacciono i dipinti che suscitano il desiderio di passarvi dentro se rappresentano paesaggi, di accarezzarli se raffigurano donne.»ù

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“The Greenhouse – La Serra” di Renoir. Descrizione e analisi dei colori

L’olio su tela fu realizzato dal pittore francese nel 1876, in piena stagione impressionista, ed oggi fa parte di una collezione privata. L’ambientazione si colloca nei pressi di una serra ben riconoscibile in fondo al quadro e sormontata da un quieto cielo azzurro seppur inframmezzato da piccole nuvolette. Con probabilità la scena si svolge in tarda primavera, o forse all’inizio dell’estate.

Davanti alla struttura di vetro, si scorge una donna rapita dall’incanto dei fiori. Con molta probabilità si tratta di una nobile o forse di una borghese benestante. La stradina che conduce verso la serra è di una tonalità molto chiara, un bianco in grado di accentuare la luminosità della tela e di rendere il taglio diagonale alla struttura del dipinto.

Maestosi cespugli ricchi di fiori, realizzati con pennellate vaporose di colore, si espandono in primo piano. I tocchi di rosso nel verde della natura creano un effetto ottico brillante che gode della vicendevole esaltazione dei due colori complementari. Proprio nella resa dei fiori notiamo l’estro impressionista: i contorni vengono sacrificati a favore delle classiche pennellate impressioniste a chiazze di colore puro. Probabilmente ciò impedisce il preciso riconoscimento della tipologia del fiore, ma esalta la sensazione di gioia che sprigiona questo angolo variopinto di giardino.

La luce per Renoir significa gioia di vivere

La luce viene riflessa dai colori adoperati e Renoir preferisce abbandonare il chiaro-scuro per esaltare ancora di più la sensazione esplosiva di felicità. È ancora una volta al colore che viene dato il compito di conferire tridimensionalità al dipinto e allora stesso tempo di esaltare i singoli colori attraverso accostamenti di tonalità ben studiate.

La critica ha sempre interpretato la luce sprigionata dalle tele di Renoir come espressione della gioia di vivere. Un’euforia rintracciabile anche nella stagione più calda dell’anno, quando risuona un nuovo fermento di vita e voglia di divertimento e serenità. “The Greenhouse” di Renoir non presenta una scena corale -come suo solito-, ma una singola donna immersa nella natura, in un’atmosfera genericamente serena. L’approccio alla realtà scelto dal pittore francese in questo dipinto richiama molto il mondo spensierato per eccellenza: quello fanciullesco.

«Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso.»

Tali parole sottolineano che la gioia di vivere tipica delle sue tele non abbandona Renoir nemmeno durante il processo creativo. Di questo si era accorto all’inizio anche Charles Gleyre, pittore svizzero nonché maestro di tanti futuri artisti impressionisti alla scuola delle belle arti. Secondo Gleyre a livello accademico Renoir era molto impreciso e lo rimproverò di dipingere solo per divertimento. Sapete cosa rispose Renoir?

«Ma certo. E se non mi divertissi, la prego di credere che non dipingerei.»

La donna in “The Greenhouse” di Renoir. La delicatezza femminile armonizza con la natura

I soggetti preferiti di Renoir sono sempre state le donne. Sebbene sia stato spesso definito pittore di figure – appellativo nel quale si riconosceva lo stesso artista -, in realtà almeno un terzo della sua produzione artistica è incentrata su paesaggi e natura.

“The Greenhouse” di Renoir si inserisce nella produzione artistica che pone la forza energica della natura al centro del dipinto, ma senza rinunciare mai del tutto alla presenza di almeno una figura femminile. La delicatezza della musa si espandeva sulla tela e conferiva una lettura sentimentale a tutti gli elmenti del dipinto. Si pensi che anche quando per lui posava il figlio o un modello maschio, Renoir attribuiva loro sembianze femminili. Riteneva che lo sguardo trasognato di una donna rende più amabili e innocenti i dipinti.

In “The Greenhouse” il ruolo della donna sembra secondario, disposta lì, sullo sfondo, in lontananza. Eppure il sentiero conduce lo sguardo direttamente verso la donna, e lei, solo con la sua esistenza, riflette delicatezza e amabiltà nella natura che la circonda.

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